
Bisogna essere un po’ sadici per correre la Parigi-Roubaix, figuriamoci a farla due volte. Pensiero comune fra i professionisti (che domenica 13 aprile daranno vita all’attesissima edizione del 2025 di una delle Classiche Monumento più celebri), ancor di più per gli amatori. Di passione, condita anche da un pizzico di follia, Daniele Riccardo e Graziano Gallusi ne hanno però davvero tanta e con il loro tandem sono pronti a ripetere l’impresa compiuta nel 2022 domando ancora una volta l’Inferno del Nord.
Il classe ’82 di Locate Varesino e il 53enne non vedente di Luzzara percorreranno 145km fino al mitico Velodromo di Roubaix: se i primi 55km di gara saranno interamente su asfalto, per gli ultimi 95km i due grandi amici pedaleranno lungo le strade dei professionisti, dalla leggendaria Foresta di Arenberg fino al Velodromo, passando quindi per il Carrefour de l’Arbre, Mons-en-Pévèle e Camphin-en-Pévèle frantumando il pavé, pietra dopo pietra, con le proprie ruote.

“Per tornare qui bisogna amarle queste pietre – ci spiega Riccardo con un sorriso – e a noi la Parigi-Roubaix ci è entrata nel cuore. I settori più famosi, tratti davvero tecnici, li conosciamo a memoria e, dopo averli percorsi tre anni fa e averli visti e rivisti in video, siamo pronti a riviverli. Torniamo a fare questa corsa perché la Parigi-Roubaix… è la Parigi-Roubaix“. Percorrere queste strade è già di per sé uno stimolo, ma a Daniele e Graziano non mancano ulteriori motivazioni: “Per essere dei supereroi bisogna affrontarla due volte e portarla a termine. L’ultima volta siamo arrivati in 5 ore e 20 minuti, questa volta vogliamo provare a star sotto le cinque ore. Tenteremo l’impresa con il nostro tandem gravel in alluminio, con la forcella in carbonio… e spingeremo sui pedali dall’inizio alla fine“.
Già domani mattina sarà possibile vedere il tandem iniziare ad aggredire le pietre francesi, una classica ricognizione degli ultimi 35/40km per (ri)prendere confidenza e non mancheranno le telecamere RAI per dare la giusta visibilità all’ennesima impresa targata Riccardo-Gallusi. Immancabile il giro di ringraziamenti per chi rende possibile tutto ciò: “Alberto Prandoni di Vince Team ci ha dato una grossa mano in termini di materiali, così come il Cafè Gelateria La Bicicletta di Emiliano Salvadè. Epica Sport ci ha fornito l’abbigliamento, mentre Uvex ci ha dato caschi e occhiali“.
Per chi è abituato a compiere un’impresa dopo l’altra, però, lo sguardo non può andare a cosa accadrà dal rientro in Italia e Riccardo, in conclusione, rilancia l’appuntamento: “Non è un mistero che io e Graziano abbiamo nel cuore il primato dell’ora al Velodromo Vigorelli di Milano. E siamo pronti a farlo: il 6 giugno alle ore 20.00 proveremo l’impresa. Sono certo che sarà un evento, anche mediatico, che riuscirà in tutto e per tutto. Ci stiamo già allenando in merito, ma appena torneremo dalla Roubaix ci concentreremo al 300% sul record dell’ora“.
Matteo Carraro