Unire sport, salute e solidarietà: è questo l’obiettivo dell’iniziativa promossa dal Lions International Insubria Golf e Soroptimist International Club di Varese, in collaborazione con Associazione C.A.O.S. odv e Panorama Golf, con il patrocinio di ASST Sette Laghi, del Centro di Ricerche in Senologia dell’Università dell’Insubria e della Federazione Italiana Golf. Da settembre a dicembre 2025, una domenica al mese, il campo da golf sarà teatro di un circuito di gare stableford a scopo benefico, ciascuna dedicata alla prevenzione di specifiche patologie: tumore al seno, malattie cardiovascolari, melanoma, tumore alla prostata e consulenze genetiche. In ogni data, sarà possibile prenotare – a partire da una settimana prima – una visita gratuita con uno specialista, aperta a tutti i cittadini.

Protagonisti del progetto saranno i professionisti dell’ ASST Sette Laghi, che interverranno con sessioni informative e consulenze, coadiuvati dalle volontarie dell’Associazione C.A.O.S. odv:
• Dott.ssa Battistina Castiglioni, Direttore Dipartimento Cardiotoracovascolare
• Prof.ssa Francesca Rovera, Direttore Breast Unit
• Dot. Federico Deho, Direttore Urologia e Dott. Giuseppe Gianesini
• Dott. Maurizio Lombardo, Responsabile Melanoma Skin Centre
• Dott.ssa Maria Grazia Tibiletti e Dott.ssa Ileana Carnevali, Genetiste

Presenti anche il Governatore Attilio Fontana, il Sindaco di Varese Davide Galimberti, il Direttore Generale ASST Sette Laghi Mauro Moreno ed il Presidente della IX Commissione Regionale Emanuele Monti. Il ricavato dell’iniziativa sarà devoluto a C.A.O.S. odv, a sostegno della ricerca genetica applicata alla cura personalizzata.

L’importanza della prevenzione

Nel 2024, in Italia sono stati stimati oltre 390.000 nuovi casi oncologici, con circa 3,7 milioni di persone che vivono dopo una diagnosi di tumore. Le forme tumorali più comuni restano quelle alla mammella, colon-retto, polmone, prostata, vescica e melanoma. Un dato significativo: nella sola provincia di Varese, ogni anno oltre 1.000 donne ricevono una diagnosi di tumore alla mammella. Tuttavia, la guarigione supera il 95% se la diagnosi è precoce e il percorso di cura avviene all’interno delle Breast Unit, modelli d’eccellenza di organizzazione ed integrazione multidisciplinare e personalizzata. Il volontariato è parte del team, considerato dalla stessa OMS una componente chiave della lotta al cancro.

Un modello di sanità integrata

“Il collegamento tra ospedale e territorio fa la differenza – afferma Adele Patrini, Presidente di C.A.O.S. odv – perché consente di costruire una sanità sostenibile, basata su collaborazione, co- organizzazione e responsabilità condivisa. Questo approccio, ispirato ai principi del community building, permette di promuovere processi virtuosi di sensibilizzazione e prevenzione nei territori, migliorando la qualità della vita attraverso la creazione di reti sociali solide e concrete”. L’iniziativa, sottolinea Patrini, si inserisce in una visione culturale ben precisa: “Fare prevenzione vuol dire passare dal destino alla scelta”.

Redazione

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