Solo un paio di settimane fa, due 0-0 così avrebbero fatto storcere il naso. E invece il singolo punto contabilizzato dalla Pro Vercelli nelle ultime 5 e il meno 4 inflitto in tribunale alla Triestina, rendono i pareggi con Caldiero e Trento comunque funzionali alla rincorsa playout della Pro Patria. Detto dell’evidente scarto di qualità tra la prova deludente con i termali e quella al contrario tosta di ieri al “Briamasco”, i biancoblu si trovano ora ad un passaggio dirimente sulla strada per il mantenimento della categoria: giovedì nell’ultimo infrasettimanale di stagione l’Arzignano allo “Speroni” (ore 18.30), domenica proprio l’Unione al “Rocco” (17.30). Nulla di definitivo. Ma restare in bolla anche dopo questi 180’ potrebbe aumentare significativamente le chance tigrotte.

Follow the money

Com’è, come non è, da quando si è cominciato a parlare (a proposito o meno), del presunto stato debitorio della Pro Vercelli, le Bianche Casacche si sono piantate: 1 punto nelle ultime 5 dopo gli 11 in altrettante gare per aprire il 2025. Magari è un caso (il club piemontese ha rispettato la scadenza federale di febbraio) e magari no. Sia come sia, la Pro Patria non può che considerare l’incrocio al “Piola” del 12 aprile come un chiaro turning point del Campionato. Per certi aspetti opposto il discorso per la Triestina che continua a macinare punti (21 nelle ultime 10 ma solo 2 pareggi nelle ultime 2), salvo non vedersi poi costretta a restituirli causa penalizzazioni (meno 5 complessivamente). Il ritardo nel versamento dei contributi (errore accettabile a questo livello?) e lo scenario di una possibile cessione rendono il futuro alabardato parecchio fluido.                                                   

Cattivissimo Amer

L’esordio di Max Caniato (in affiancamento a Massimo Sala) non è stato un successo. Ma la buona prestazione rimane. L’ex numero uno incassa il punto di Trento con filosofia: “Abbiamo cercato di coprire la profondità. Non era facile. Alla luce della partita il risultato è giusto. Siamo stati belli compatti e bravi a ripartire”. Per Amer Mehic la chiave è il fattore agonistico: “Ci hanno messo in difficoltà in alcune situazioni. E’ mancata lucidità negli ultimi metri. Me compreso. Dobbiamo ripartire dalla cattiveria. Sappiamo che punti portano punti”. 

Giovanni Castiglioni

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