
Quando si dice arrivare corti. Già, perché alla cassa fanno 21 punti gettati negli ultimi 20’. Cioè, gare in cui la Pro Patria sino al 70’ era in vantaggio e ha perso (Atalanta U23 all’andata, Novara, AlbinoLeffe e Lecco al ritorno), era avanti e ha pareggiato (Giana, Padova e Pro Vercelli all’andata), era sul pari e ha perso (Renate all’andata, Giana, Feralpi e Triestina al ritorno). Di contro, i biancoblu hanno saputo rimettere le cose posto negli ultimi 20’ solo con Lecco e Trento all’andata. In questa spigolatura statistica c’è tutta la stagione dei tigrotti. Spesso buoni (se non molto buoni), nei primi 2/3 di gara, ampiamente deficitari sui titoli di coda. Ieri a Trieste l’ennesima riprova. Con Rovida (di fatto) voyeur sino al fuoco amico di Barlocco che ha regalato (verbo inevitabile), i 3 punti ad un’Unione che non si era davvero meritata tale atto di involontaria generosità. Questo il cosa. Sul perché si può aprire il dibattito. Per una squadra che non ha certamente nella capacità di gestione (tecnica, emotiva e atletica) la sua dote migliore.
Al “Rocco” anche il cambio di sistema di gioco (Nicco per Citterio al 68’), ha convinto il giusto. Sempre in assenza di controprove, s’intende. Il pareggio interno della Pro Vercelli con la Virtus Verona ha però limitato i danni della domenica biancoblu portando le potenziali avversarie playout a più 7 (per la verità con il Caldiero che si è rimesso sotto a meno 1). Il match con l’Atalanta U23 previsto allo “Speroni” per sabato (ore 17.30) è stato invece posticipato a mercoledì 2 aprile (ore 18.30) causa sosta delle nazionali. La Mini Dea è stata protagonista del primo grande ribaltone subito in stagione dalla Pro Patria (2-1 a Caravaggio il 9 novembre dopo il golazo di Nicco ed il rigore fallito da Beretta). Soprattutto, i nerazzurri sono titolari del secondo attacco della categoria (56 reti contro le 58 della Ternana) e sono stati capaci di rifilare ieri 4 casonsèi alla FeralpiSalò dopo che nell’ultimo mese i salodiani avevano battuto tanto il Vicenza quanto il Padova. Pessimo cliente, insomma. Ma arrivati a 6 dalla fine, inutile farsi particolari menate.
Maalox Caniato
Il saldo dice 4 punti in 3 partite (2 in trasferta) in 8 giorni. Bene, salvo l’ultima. Per la serie, buon viso a cattivo risultato, Max Caniato dà fondo a tutta la disponibilità di flemma in dotazione per mandar giù lo zero riportato a Busto dal “Rocco”. Ma il bruciore di stomaco resta in ogni caso: “Tre partite a settimana sono difficili da smaltire. Gara che si stava indirizzando verso il pareggio. Alla fine Roos ha fatto un intervento determinante su Pitou. Ci aspettavamo di portare a casa qualcosa. Da domani si ricomincia con l’atteggiamento giusto”. Parole diverse, concetti analoghi per Tommaso Cavalli. L’1-0 degli alabardati è andato decisamente di traverso: “Partita equilibrata, decisa su un episodio. Per noi deve essere di insegnamento. Ci sono ancora 6 giornate. Dobbiamo portarci dietro la rabbia del gol subito ma anche le cose positive delle 3 gare di questa settimana”.
Giovanni Castiglioni