Partita (potenzialmente) spartiacque e conferenza stampa (per una volta), priva di contenuti retorici. Già, perché alla vigilia del match da sudori ghiacciati con il Lumezzane (domani ore 17.30, stadio “Speroni”), Leandro Greco si palesa post allenamento in versione unplugged. Con il suo contegno posato e senza asprezze. Ma anche stando alla larga dalle reticenze. A partire dalla saldezza della panca tigrotta: “Io a rischio? Ho senso di responsabilità. E ho scelto questo mestiere conoscendone le pressioni ed i rischi. Sono ancora giovane ma mi è stato affidato il compito più difficile di tutti qui. Ricostruire da zero con tutte le difficoltà che conoscete. A partire dal fatto di non avere mai avuto tutto il gruppo a disposizione. Chi arriverà dopo avrà un compito più semplice. Ma non voglio alibi. E non chiedo tempo. So di non poterne avere. Lavoro per il risultato. Cerco di essere lucido e concreto. Perché le cose non cascano dal cielo. Ma vi rivelo un particolare. Nella mia vita ho dovuto subire un intervento al cuore. Là mi sono reso conto delle vere priorità. Ho moglie e 3 figli. E voglio soprattutto essere un buon padre”.

Tornando alla stretta attualità, ricicciano le responsabilità del mercato biancoblu. Esclusivamente turottiane o in condivisione? Il tecnico romano scioglie il nodo a modo suo: “Ho suggerito io alcuni nomi? E’ inutile semplificare. Bisognerebbe conoscere il budget, le prospettive del club e il progetto visto che si dice che in 5 anni c’è la volontà di fare il salto di qualità. Diciamo che tanti giocatori hannodetto di no”. Beata sincerità. Posto che il sospetto era già venuto da tempo. In tutto questo però, c’è un avversario da affrontare. Cioè, il rinnovato Lumezzane di Troise. Passato ad un prudentissimo 3-5-2 nell’ultima uscita (0-0) con il Renate. Sempre Greco: “Sono una squadra molto duttile, abile nel cambiare durante la stessa gara. Hanno difeso a 5 e impostato a 4. Non possiamo ridurre tutto ad un singolo assetto. Soprattutto, hanno grande qualità in avanti. Ma pensiamo di aver individuate delle chiavi nel preparare la gara”.

Per la prima volta in stagione, il rientro nei ranghi di Masi, Schiavone ed Orfei consegna allo skipper tigrotto una Pro Patria (quasi) completamente a disposizione (salvo Mora che dovrebbe tornare per la successiva trasferta di Lecco del 16). Volendo azzardare una possibile formazione (ma siamo alle aste), canonico 3-5-2 con Rovida tra i pali; Reggiori, Masi e Motolese (Travaglini) in difesa; Giudici, Ferri, Di Munno, Schirò e Dimarco in mediana; Udoh (Renelus) e Mastroianni in avanti. Sia come sia, segnali positivi. Ovviamente da confortare con il risultato sul campo.                                          

Giovanni Castiglioni

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