
Farina del sacco infinito di Giovanni Trapattoni (sì, proprio lui, il Trap): “Gli allenatori si dividono in due categorie: quelli esonerati e quelli che stanno per essere esonerati”. Caducità di un mestiere le cui inevitabili spigolature sono ben conosciute da Riccardo Colombo. Alla vigilia del turning point stagionale con la Giana (domani ore 15, stadio “Speroni”), il fagnanese non elude l’argomento: “Come responsabile tecnico della squadra, è ovvio che debba sentirmi in discussione. Quelle del Direttore Turotti dopo il Renate sono state parole giuste. Ci attende una seconda metà di stagione che deve essere necessariamente diversa. Dovremo fare almeno 10 punti in più rispetto ai 18 in 20 giornate ottenuti sin qui. Per Natale ho staccato e recuperato energie. Ma da questa settimana abbiamo ripreso con due parole d’ordine: umiltà e lavoro”. Nei concetti turottiani rientravano anche semplicità e concretezza. “Abbiamo lavorato soprattutto su quelli. Nel girone di andata ci siamo concentrati forse troppo sul possesso palla. L’abbiamo fatto anche bene ma ora servirà essere più diretti, aggressivi sulle seconde palle e nel recupero alto. Abbiamo troppi pochi punti. I numeri non mentono mai”.
Soluzioni dal mercato? L’inquilino della panca biancoblu non vende illusioni: “Barlocco ci darà una mano. E’ un giocatore completo. Domani sarà in panchina anche se chiaramente gli manca ancora brillantezza. Per il resto, sono abituato ad allenare i giocatori che il club mi mette a disposizione. Abbiamo sempre lavorato sui calciatori, costruendoli qui. Come è successo con Bashi. Credo che in difesa, con gli infortuni di Lombardoni e Travaglini e i problemi al ginocchio di Sassaro, siamo piuttosto corti”. Lo sguardo sulla Giana è tanto lapidario quanto efficace: “Analogie con noi? Hanno giocatori di qualità e, soprattutto, più punti di noi. E’ quello che conta”.
La pratica infermeria e dintorni non può non incidere nella valutazione complessiva (ne abbiamo scritto qui il 27 dicembre scorso): “Forse potevamo gestire meglio gli stop di qualche giocatore più esperto. Ma abbiamo instaurato un dialogo costruttivo cercando di capire le esigenze di tutti. Anche nei ritmi settimanali. Continuo a pensare che la priorità sia andare forte in allenamento. Sennò poi non si rende in campo”. Sempre out Lombardoni (il 19 ha ripreso ad allenarsi ma i tempi di recupero non sono facilmente quantificabili), Travaglini, Vaglica, Citterio e Sassaro mentre Palazzi è tornato a disposizione. Al netto di un paio di dubbi, l’undici tigrotto non dovrebbe scostarsi da un 3-5-2 con Rovida tra i pali; Bashi, Alcibiade e Cavalli in difesa; Somma, Ferri, Nicco, Mallamo e Piran in mediana; Beretta e Pitou in attacco.
In calce i 24 convocati (tra parentesi i numeri di maglia):
Portieri (3): Bongini (22), Pratelli (12), Rovida (1)
Difensori (5): Alcibiade (13), Bashi (5), Cavalli (27), Miculi (24), Reggiori (4)
Centrocampisti (9): Barlocco (2), Ferri (25), Mallamo (75), Mehic (6), Nicco (10), Palazzi (8), Piran (18), Renault (20), Somma (28)
Attaccanti (7): Beretta (9), Curatolo (7), Ferrario (21), Frattini (17), Pitou (11), Terrani (31), Toci (29)
Giovanni Castiglioni