
Il PalaInsubria si è trasformato, venerdì 24 ottobre, in un vero e proprio palcoscenico di sport, emozioni e riflessioni. L’incontro “Professione Sport: superare ostacoli verso nuovi orizzonti”, promosso dal corso di laurea in Scienze Motorie dell’Università dell’Insubria, ha visto protagonisti il giornalista Rai Marco Fantasia e la campionessa di pallavolo Valentina Diouf, che hanno condiviso con moltissimi studenti universitari e delle scuole superiori della provincia, società sportive e appassionati le proprie esperienze di vita e di professione legate al mondo dello sport.
A fare gli onori di casa, l’assessore allo sport del Comune di Varese Stefano Malerba, che ha sottolineato il ruolo centrale dello sport nella crescita della città: “Varese sta facendo dello sport una realtà importante e non solo economica. Abbiamo tantissime associazioni sportive sul territorio. Mi rivolgo ai giovani presenti: puntate sullo sport, che è un ambito di lavoro bellissimo e pieno di opportunità“.
L’incontro si è aperto con l’intervento di Marina Portasoni, che ha introdotto l’importanza del tema dell’orientamento per il percorso univesitario e le testimonianze di alcuni studenti tra cui Benedetta, ex giocatrice di Serie A2 di pallavolo, come esempio concreto di come la formazione universitaria e l’esperienza sportiva possano intrecciarsi in un percorso di crescita personale.
A seguire, la coordinatrice del progetto ‘Giovani Pensatori’ Stefania Barile, ha ricordato il valore educativo e formativo dello sport, presentando e ringraziando gli ospiti per la loro presenza: “I giovani sono il futuro e la mia fonte di ispirazione. L’elemento che ci unisce oggi è la passione per lo sport, in particolare per la pallavolo. Sentire le testimonianze di esperti del settore è un vantaggio per tutti noi. Grazie a Marco e Valentina per la disponibilità e la passione che mettono ogni giorno in quello che fanno”.

Durante l’incontro, moderata da Paolo Annoni, il giornalista Marco Fantasia ha presentato il suo libro “Qui e ora. Come la Nazionale femminile di pallavolo si è coperta d’oro”, intrecciando racconti personali e riflessioni maturate durante le Olimpiadi di Parigi 2024. Ha offerto spunti di riflessione sul valore della presenza mentale e della resilienza, temi che attraversano anche la sua precedente opera “Golden Set”. Nel suo intervento, Fantasia ha ricordato la figura di Julio Velasco, “maestro di visione sportiva e umana”, capace – ha detto – “di unire l’aspetto filosofico a quello più pratico, facendo della pallavolo una metafora della vita e del lavoro di squadra”.
Profonda e sincera anche la testimonianza di Valentina Diouf, che ha ripercorso i momenti più intensi della sua carriera: dal periodo d’oro con la Nazionale alle difficoltà dopo l’esclusione dalle Olimpiadi di Rio 2016, fino alle esperienze all’estero tra cui Indonesia e Corea del Sud, dove – ha raccontato – “ho imparato a conoscermi, a stare da sola e a capire cosa volevo davvero dal mio percorso sportivo e umano”.
Diouf ha anche affrontato il tema del rapporto con i social media, parlando della necessità di “mantenere un equilibrio tra la visibilità e la propria autenticità”, un messaggio che ha colpito molti studenti presenti.
L’incontro si è concluso con un vivace momento di dialogo: numerose le domande del pubblico, in particolare da parte degli studenti del corso di Scienze Motorie, che hanno chiesto consigli su motivazione, gestione delle sconfitte e prospettive professionali nello sport contemporaneo. Tra applausi e curiosità, “Professione Sport” ha confermato l’obiettivo dell’Università dell’Insubria: offrire una formazione capace di unire studio, esperienza e valori umani. Un incontro che ha saputo raccontare lo sport non solo come disciplina, ma come scuola di vita.
Matteo Carcano























