La Juventus sta operando un cambiamento drastico in quello che è il management della società dopo una stagione complicatissima, salvata in extremis solo dalla conquista del quarto posto in campionato, valido per la qualificazione alla prossima Champions League, un traguardo vitale per il club bianconero per costruire con una progettualità di un certo livello il prossimo corso che sarà targato Damien Comolli (da leggere con l’accento sulla ì alla francese).

E tante grazie, penseranno molti di voi finora, perché VareseSport dovrebbe occuparsi di Juventus? Beh perché c’è qualcosa che lega il nuovo Direttore Generale bianconero alla nostra provincia.

Comolli, infatti, benché francese, proviene da una famiglia di origini italiane e più precisamente di Arcisate, paese del varesotto nel quale è fortemente presente il cognome Comolli. L’attuale dirigente bianconero non ha mai avuto contatti con il nostro territorio, però è certamente interessante notare come i suoi avi discendano proprio da questo paese che ha una fortissima passione e tradizione calcistica con l’Audax Valceresio e con il Trofeo La Rasa, evento estivo di spicco nella provincia e non solo, massimi esempi di questo legame che, seppur indiretto, da oggi, giorno della presentazione proprio di Comolli in casa bianconera, è ancor più forte con uno dei dirigenti di maggior spicco in ambito nazionale ed europeo.

Alessandro Burin

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