
Guardi la classifica e ti passa subito la poesia. Perché la freccia messa sul Caldiero va ancora peritata dal Monday Night dei termali con la Virtus Verona. E Triestina e Lecco mantengono comunque il margine massimo (8 punti) per poter disputare gli spareggi. Insomma, anche se la Pro Vercelli è solo (si fa per dire) a più 9, impresona era e impresona resta quella che attende i tigrotti. Ergo, volare basso e in proporzione diretta alle contingenze di classifica. Ma in attesa che si completi la 27^, il ritorno al successo dopo 126 giorni è un intramuscolo balsamico per la salute biancoblù. Perché se la Pro Patria centrerà o meno i playout è materiale non certo (e, soprattutto, non solo) dipendente dai 3 punti di ieri con la Clodiense. Ma la vittoria con i granata era la soglia strettissima da varcare per riaccendere le chance salvezza. Lecco e Caldiero (nei prossimi 2 sabati) ci diranno quanto l’interruzione della striscia negativa sia stata una reale inversione di tendenza. Nell’attesa, Massimo Sala incassa i primi dividendi della sua gestione: “Oggi i ragazzi hanno dato tutto per personalità e atteggiamento. Siamo anche andati sotto e siamo riusciti a raddrizzarla. Mi dispiace solo per il gol subito. E mi dispiace anche per il gol annullato nel finale per fuorigioco. La dedica speciale va a Raffaele, ai suoi famigliari ed amici. Tutta la società Pro Patria, noi dello staff, i ragazzi, siamo vicini a loro. Mi fa piacere per come siamo stati vivi in campo. Non voglio alzare troppo l’entusiasmo. Pensiamo già a Lecco”. Vittoria emozionante ed emozionale per lo struggente contesto che il tributo a Raffaele Carlomagno della sua curva e dell’intero “Speroni” hanno saputo creare. Primo gol tra i pro? Pietro Reggiori non sta più nella pelle: “Abbiamo vissuto una tensione positiva. Siamo andati sotto ma siamo stati uniti e compatti. Io sono al settimo cielo. È una cosa che sognavo e anche se non è stato un gol bellissimo sono davvero felice”.
Giovanni Castiglioni