Roteare l’indice. Roba da Gioca Jouer. O quasi. Perché dal weekend del 24 agosto in Lega Pro irrompe il Football Video Support (per gli amici FVS), il nuovo supporto tecnologico che rivoluzionerà le regole di ingaggio arbitrale in terza serie. Intanto, non si tratta del VAR. Ma di un supporto a disposizione delle squadre per ridurre gli errori in limitate e precise casistiche.

In breve:
Ogni squadra ha a disposizione 2 richieste di FVS a partita esercitabili solo dall’allenatore cui vengono assegnate 2 card da consegnare al quarto uomo. In caso di verifica favorevole, card restituita, diversamente, card persa. Per richiamare l’attenzione dell’arbitro o dell’allenatore bisognerà (appunto), roteare in aria l’indice (gesto omologo a quello utilizzato nell’Instant Replay del Baseball MLB con il manager challenge). Poi sarà comunque l’allenatore a chiamare il Quarto Uomo e l’arbitro per fermare il gioco e procedere al check video. La chiamata andrà fatta nell’immediatezza dell’azione incriminata, prima che il gioco riprenda. Con il pallone in gioco, l’arbitro dovrà fermare la sfera in “zona neutra”. Verrà predisposta una postazione monitor (tra le 2 panchine), con una tenda protettiva, e un addetto a gestire le immagini (un assistente della CAN C). La visione delle immagini sarà riservata unicamente ad arbitro e Quarto uomo. Nessun altro.

In sovrapposizione alla VAR, i casi coinvolti sono 4:
1) – I gol nella cui dinamica si verificano le eventuali irregolarità, compresi i fuorigioco;
2) – I rigori: congruità del fallo e posizione dentro o fuori dall’area;
3) – I cartellini: correzione dal giallo al rosso diretto e viceversa;
4) – Scambio di identità per una sanzione.

Comunque sia, dopo ogni gol il Quarto Uomo dovrà sempre rivedere l’azione per segnalare eventuali irregolarità all’arbitro. In questo caso, l’allenatore non dovrà presentare la card, a meno che non sia convinto del check del Quarto uomo e non voglia far intervenire l’arbitro”.

Il Campionato di Serie C avrà quindi un supporto tecnologico fungendo da lega sperimentale per l’eventuale introduzione ad altri campionati e competizioni. Chiaramente la copertura video sarà meno capillare rispetto a Serie A o gare UEFA: 2 telecamere su 27 campi mentre gli altri 3 ne avranno 3 o 5. Inevitabilmente i match si allungheranno. Circostanza che presuppone un salto culturale non scontato. Ne valga la pena o meno, sarà il campo a certificarlo.

Giovanni Castiglioni

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