In questo caso, l’Unione più che la forza, produce il debito. Secondo quanto riportato infatti dal quotidiano Il Piccolo, l’Assemblea della Triestina del 27 novembre scorso ha approvato il bilancio al 30 giugno 2024 che evidenzia una perdita di esercizio di 16,474 milioni di euro. Rosso dilatato rispetto al 2023 di oltre 6 mln. La contabilità alabardata ha generato ricavi per 2,7 mln (500 mila dalla biglietteria ma con il “Rocco” spesso inutilizzabile), a fronte di costi per 18,9. Uscite alimentate in larga parte dal costo del personale salito a quota 12,2 (8.2 nell’esercizio precedente). Per la cronaca, perdite coperte in toto dal socio unico. Inutile sottolineare come gli attuali 26 punti in classifica (validi per la quartultima moneta a meno 4 dalla salvezza diretta), fotografino investimenti (nei fatti) poco lungimiranti.  

Pur al momento senza incidere nelle cariche sociali, nei giorni scorsi i fratelli Craft (partners del Presidente Ben Rosenzweig), avrebbero acquisito il controllo di LBK Triestina Holdings, ovvero il veicolo costituito dal fondo LBK Capital per gestire il club giuliano.

Giovanni Castiglioni
(foto US Triestina Calcio 1918 Official Facebook)

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