
Lo spartiacque del girone. Attualmente è questa la definizione più calzante per il Saronno, in settima posizione con 28 punti. Sopra di loro, a +8, l’Ardor Lazzate, la prima delle escluse dalla zona playoff; sotto, a -6, il Meda, capofila del secondo blocco della classifica, quello della lotta salvezza. Se il vecchio anno si era concluso con una sconfitta (contro la Caronnese), quello nuovo ha riservato la medesima sorte (contro l’Ispra), rallentando una corsa che da fine ottobre a metà dicembre era valsa 19 punti e un significativo balzo in avanti. In cerca di continuità per un girone di ritorno che potrebbe dischiudere ogni sorta di scenario, gli Amaretti sanno bene di dover ingranare una marcia in più per avvicinarsi il più possibile agli obiettivi di inizio stagione.
A fare il punto della situazione è il capitano Giovanni Bello, al terzo anno in biancoceleste dopo i trascorsi giovanili al Renate, un lungo periodo al Fenegrò e le più recenti esperienze a Casatese e Altabrianza Tavernerio. Ormai simbolo e caposaldo di una piazza che punta a un futuro importante, il difensore centrale classe 1991 traccia un quadro realistico della stagione in corso, spronando i compagni a non desistere.
Non si può dire che il 2025 sia iniziato con il piede giusto. Cosa non ha funzionato a Ispra?
“Un po’ tutto… Non abbiamo affrontato la partita nel modo corretto e siamo stati un po’ superficiali in alcune situazioni. Ma siamo tornati al lavoro per cercare di svoltare, visto che avevamo perso anche l’ultima del girone di andata”.
Una sconfitta, tra l’altro, arrivata dopo una sequenza di sei vittorie su otto partite che vi avevano allontanato dalla zona playout… A cosa imputi questo andamento alterno?
“Non so di preciso da cosa possa essere dovuto, anche perché con la Caronnese avevamo giocato un gran primo tempo, ma ci eravamo disuniti nel secondo. Penso che il problema sia soprattutto a livello mentale e che dovremo cercare di migliorare l’intesa di squadra. Abbiamo giocatori di ottimo livello, quindi mi auguro che questo trend negativo sia passeggero. Oltretutto, dopo le prossime due partite, comincerà un filotto contro le squadre davanti a noi, che all’andata ci avevano tutte battuto, quindi sarà importante darci una mano a vicenda per farci trovare pronti”.

Stesso discorso per l’impegno di domani contro il Robbio Libertas. Pensi che in questo periodo la pressione si faccia sentire di più, anche in partite sulla carta agevoli?
“Quello sicuramente, perché che si tratti del Robbio o di qualsiasi altro avversario, interpretare male una partita è sempre un problema. Il mister però ci sta aiutando molto, anche mentalmente, e la società è sempre disponibile e ci sta lasciando lavorare tranquilli”.
Parliamo di te. Tu che eri arrivato a Saronno l’anno della Promozione seguendo mister Tricarico, come hai poi vissuto gli avvicendamenti sulla panchina e cosa hai apprezzato – e stai apprezzando – di più di ogni allenatore avuto in biancoceleste?
“Parto da Tricarico, con cui mi sono sempre trovato bene. Oltre a essere una persona d’oro, è anche un ottimo allenatore che ha vinto, sa dare tanto al gruppo e dice sempre le cose come stanno. Sono contento del campionato che sta facendo e mi spiace che domenica abbia perso col Legnano, perché penso che la Solbiatese, insieme al Pavia, abbia una rosa con cui ambire al titolo. Anche Varaldi è una bravissima persona con cui sono tuttora in contatto. Come allenatore ha un modo di giocare coraggioso, uomo contro uomo, e mi è spiaciuto molto che sia andata a finire così. Un esonero è sempre una sconfitta per la squadra, perché l’allenatore dà le indicazioni ma sono i giocatori ad andare in campo. Quanto a Roncari, è un mister con esperienza che ha fatto quasi sempre la Serie D e insieme alla società sta cercando di stare il più vicino possibile alla squadra per cambiare la situazione. Umanamente è una persona molto schietta e positiva, e anche con lui ho un ottimo rapporto. Fortunatamente sono sempre andato d’accordo con quasi tutti gli allenatori che ho avuto. Penso di essere una persona molto disponibile, consapevole che se un mister ha da dirti qualcosa o decide di lasciarti fuori, è giusto che lo faccia, perché è il suo ruolo, indipendentemente dall’età di chi si trova di fronte”.
Nella tua carriera sono arrivate due promozioni, una in D con la Casatese e una in Eccellenza proprio con il Saronno. Speravi di poterti ripetere quest’anno?
“Lo speravo, anche perché erano stati fatti ottimi acquisti e confermati giocatori importanti dalla passata stagione. Si sperava sicuramente di vincere, o nella peggiore delle ipotesi di giocarcela ai playoff, sapendo comunque che Caronnene, Ardor Lazzate, Pavia e Solbiatese avevano costruito squadre molto importanti. Poi però siamo incappati per due volte in un momento negativo che inevitabilmente ci ha penalizzato. Chiaramente spiace e c’è molto rammarico, ma ora è tutto nelle nostre mani e da qui alla fine dovremo sempre scendere in campo nella maniera giusta”.
Dati alla mano, credete ancora nella rimonta? Considerando anche l’eventuale forbice di punti dalla seconda, il margine di errore dovrà essere minimo…
“Per crederci ci crediamo assolutamente. Sappiamo che sarà molto difficile perché le squadre davanti a noi non saranno disposte a rallentare. Però, se riusciamo a metterci in sesto e a vincere le prossime due partite, penso che tutto verrà da sé. Gli scontri diretti saranno decisivi; dovremo cercare innanzitutto di non perdere e poi di fare più punti possibili. Finché l’aritmetica non ci taglierà fuori dai giochi, noi continueremo a sperare volentieri, con voglia, testa e cuore; poi vedremo partita per partita come si metterà la classifica. Sicuramente tentar non nuoce”.
Chiudiamo con la nostra schedina. Come finisce Base 96 Seveso-Lentatese? (domenica, ore 14:30)
“X”.
Caronnese-Ardor Lazzate? (domenica, ore 14:30)
“X-2”.
Cinisello-Sestese? (domenica, ore 14:30)
“2”.
Saronno-Robbio Libertas? (domenica, ore 14:30)
“Questa non chiedermela (ride, ndr)“.
Legnano-Casteggio? (domenica, ore 14:30)
“1”.
Mariano-Ispra? (domenica, ore 14:30)
“1”.
Meda-Pavia? (domenica, ore 14:30)
“2”.
Sedriano-Solbiatese? (domenica, ore 14:30)
“2”.
Vergiatese-Rhodense? (domenica, ore 14:30)
“2”.
Silvia Alabardi
(foto di Letizia Elli)