Anno nuovo, vita vecchia per Varese Academy che ha iniziato il campionato di Serie C nella maniera a cui ormai ci ha abituato, ovvero vincendo e convincendo. Un successo, quello dei ragazzi di coach Gardini su Seregno per 62-82 che ha messo ancora una volta in luce quella capacità, verrebbe da dire ormai tratto distintivo dei biancorossi, di azzannare le partite fin dal primo quarto, come il 10-25 del primo quarto del match con i brianzoli testimonia. Proprio con il coach biancorosso abbiamo fatto il punto su questa partita e più in generale sul Girone C.

Quanta soddisfazione per questo esordio?
“La soddisfazione, non lo nascondo, è grande. Esordire in un campionato senior con una vittoria, toccando anche il +32 nel corso del match, dà credito al lavoro fatto in tutti questi anni, nonostante la pausa a Verona dello scorso anno.
Dobbiamo essere consapevoli che chi ben comincia ancora non ha fatto niente, la strada e il campionato sono lunghi, non é uno sprint ma una maratona se vogliamo provare a giocarci le nostre chance di vittoria fino alla fine”.

Abbiamo visto fin da subito sempre la “vecchia” Varese Academy capace di approcciare al meglio al match e portare la partita dalla sua fin dal primo quarto…
“Ho ritrovato lo spirito competitivo che avevo lasciato. I primi 3 minuti siamo stati un pò contratti, vuoi per i tanti esordienti in campo e complice il bell’ambiente trovato a Seregno con più di 400 persone sugli spalti ma tra fine primo e inizio secondo quarto siamo stati una dinamo, concedendo solo 20 punti nei primi 20’. Peccato non essere riusciti a tenere quell’intensità per tutto il match ma meno male che abbiamo ancora lavoro da fare (ride, ndr)”.

Ottima distribuzione dei punti e difesa arcigna: é questa la squadra che vuole?
“Credo che quest’anno la nostra forza sia quella di avere 17 giocatori che possono tenere il campo ed essere protagonisti, ognuno a suo modo, in entrambi i campionati. La difesa è quello su cui abbiamo lavorato maggiormente con attenzione, ricercando intensità e aggressività mentale e fisica. La squadra che voglio é quella vista domenica sera, soprattutto per atteggiamento, quello a cui tengo di più: giocatori che pensano solo a giocare, che danno tutto quello che hanno e che non si lamentano di niente e di nessuno”.

Per Pinzi, che ha iniziato subito con una prova da 17 punti, sarà l’anno della consacrazione?
“Domenica Ale ha iniziato la partita con due schiacciate da giocatore di serie A. Quello di cui abbiamo parlato quest’estate, ed il motivo per cui è rimasto, é di prepararlo a fare un salto di categoria che non sia la B Interregionale, ma qualcosa di più.
Credo che le sue potenzialità non siano ancora espresse al massimo, stiamo facendo un lavoro di decostruzione di abitudini che a nostro avviso non lo fanno rendere come potrebbe. È un cantiere aperto, ma quest’anno, oltre a Seini ed Ewanke, lui sarà la nostra stellina e il nostro punto di riferimento”.

Chi l’ha sorpresa di più tra le altre squadre?
“Onestamente non ho ancora guardato le partite delle altre squadre, sicuramente mi hanno parlato di una Cermenate schiaccia sassi. Rondinella ha vinto con Venegono, squadra esperta e allenata da Marco che rispetto molto. Per ora mi concentro su di noi, in attesa di capire chi siamo veramente e cosa possiamo realmente dire in questo campionato. I margini di miglioramento sono enormi, credo che per ora abbiamo grattato solo la superficie avendo lavorato al completo solo 2 settimane”.

Alessandro Burin

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