
Dopo un avvio complicato, il Busto81 ha finalmente ingranato. I biancorossi, partiti con soli tre punti nelle prime cinque giornate del Girone Z di Seconda Categoria, hanno ritrovato entusiasmo, gol e risultati: la perentoria vittoria per 6-1 sul Lonate Pozzolo della scorsa domenica ha confermato il buon momento (al netto del precedente ko nel derby contro l’attuale capolista San Marco) e rilanciato le ambizioni biancorosse con la squadra a quota 12 punti (-4 alla zona playoff, ma a +3 sulla red-zone playout).
Capitano e guida difensiva, Silvan Noci racconta il momento della squadra e la voglia di proseguire la risalita, consapevole che il prossimo trittico contro Angerese, Samarate e Sommese dirà molto sul futuro bustocco. “Quella contro il Lonate Pozzolo – racconta il difensore classe ‘00 – era una partita che solo sulla carta poteva sembrare scontata, perché ogni sfida va sempre giocate. L’abbiamo approcciata bene e siamo riusciti a dilagare segnando finalmente tanti gol, cosa che fin qui ci era un po’ mancata. Perché? Siamo ancora in rodaggio, ma credo e spero che, entrando nei meccanismi giusti, potremo ingranare definitivamente”.
In generale cosa ne pensi del vostro avvio di campionato?
“Siamo partiti un po’ lenti, ma ci sta: rispetto all’anno scorso il gruppo è cambiato parecchio e abbiamo dovuto imparare a conoscerci. All’inizio abbiamo avuto alti e bassi, ma ora stiamo trovando la giusta quadra”.
Non a caso vi siete dovuti sudare la prima vittoria.
“Sì, anche se abbiamo sempre affrontato tutti allo stesso modo, a viso aperto e senza timori, esattamente ciò che continueremo a fare. Le prime due partite le avevamo giocate bene, ma ci era mancato quel qualcosa per concretizzare. Poi una volta sbloccati, le cose sono cambiate”.
Che idea ti sei fatto sul livello del campionato?
“Molto alto. Ci sono tante squadre sullo stesso piano: la Sommese è partita forte, ma sono bastate due partite per esser riassorbita. Cistellum e San Marco sono ottime realtà, ma ad oggi non vedo una squadra destinata ad ammazzare il campionato. È tutto aperto e la classifica corta lo dimostra”.
E il Busto81 in tutto questo dove si colloca?
“Dipenderà da noi: siamo un po’ una squadra pazza nel senso che ce la possiamo giocare con tutti così come c’è il rischio di perdere con chiunque. L’obiettivo è fare bene la domenica e vedere dove possiamo arrivare. Non diciamo certo di voler vincere il campionato: pensiamo partita per partita, senza guardare a chi abbiamo davanti”.
Tu sei una delle novità del gruppo: cosa ti ha portato alla scelta di scendere di categoria per sposare il progetto Busto81?
“In realtà conosco praticamente tutti. Siamo amici da quando avevamo dieci anni, viviamo nello stesso quartiere e metà squadra abita a 400-500 metri dal campo. È un ambiente familiare e per me, anche per motivi di lavoro, è stata la scelta più comoda e naturale”.
Cosa pensi di poter dare alla squadra come capitano?
“Cerco di dare il mio contributo e aiutare i più giovani. A volte urlo, a volte spiego (ride, ndr), ma sempre con l’obiettivo di tenere tutti sul pezzo. Giocare con tanti amici amplifica tutto: quando va bene è tutto bellissimo, ma quando va male lo senti il doppio. I derby? Sono tutti importanti: CAS, San Marco, Borsanese, Ardor… ogni volta è una sfida speciale e speriamo di poterne vincere uno presto”.
Prima dell’Ardor, però, un trittico davvero infernale: Angerese, Samarate e Sommese. Aspettative?
“Sarà un bel banco di prova. Sono tutte squadre forti, da affrontare con la giusta mentalità, ma l’importante è pensarci volta per volta. L’Angerese? Non la conosco così bene, ma so che è una formazione di primo piano. Siamo pronti a scendere in campo: dobbiamo restare concentrati”.
Matteo Carraro



























