Con il cambio di pagina del calendario, è stata la prima squadra a ritrovarsi sui campi per l’inizio della preparazione: sotto la guida del riconfermato Vito Grieco, la versione rimodellata della Solbiatese non fa di certo meno paura di quella degli anni precedenti. Dopo sei giorni di allenamenti mattutini presso lo stadio “Atleti Azzurri d’Italia” di Gallarate, giovedì i nerazzurri sono partiti alla volta di Serina, in provincia di Bergamo, per una settimana di ritiro. Il programma di questa rinfrescante parentesi in montagna prevede doppie sedute quotidiane, per concludere il 14 agosto con un’amichevole contro lo Zingonia, formazione militante nel Girone B di Eccellenza.

“Innanzitutto – esordisce il tecnico – faccio un plauso alla società che ha fatto grossi sacrifici per permetterci di andare in ritiro. Al di là degli allenamenti, questa settimana ci aiuterà ancora di più a fare gruppo, semplicemente passando del tempo insieme; dalle chiacchierate alle partite a carte al condividere la tavola, sarà un’occasione per lasciare da parte il telefono e concentrarci sul conoscerci meglio, così da scoprire pregi e difetti di ciascuno, con l’idea di dare sempre una mano ai compagni e farli sentire importanti”.

Intanto, al campo, quali sono state le prime sensazioni della ripresa?
“L’impatto è stato positivo. Sono arrivati tanti ragazzi nuovi e oltre ai giovani ci sono vari profili esperti che hanno giocato in categorie superiori e ovviamente hanno già la mentalità giusta. Quando si inizia, l’emozione è sempre tanta e siamo molto contenti”.

La rosa, in effetti, ha subito cambiamenti importanti, ma al tempo stesso ha conservato uno zoccolo duro non indifferente. Può essere anche questo un modo per prendersi una rivincita insieme?
“Certamente. Quando si perde, bisogna essere pronti a capire dove si ha sbagliato e cosa è mancato per fare meglio. Per quanto mi riguarda, quello dell’anno scorso è già un capitolo chiuso: abbiamo fatto tesoro degli errori e ora ripartiamo tutti da zero. Mi ha fatto molto piacere per chi è rimasto e faccio un grosso in bocca al lupo ai ragazzi che hanno preso altre strade: sono stati alla Solbiatese per diversi anni, hanno dato tutto per questa maglia e nei mesi in cui abbiamo lavorato insieme si è creato un bellissimo rapporto che rimarrà inalterato. Ora, con la squadra cambiata per più di metà, si volta necessariamente pagina, cercando anche di affrettare i tempi. È vero che siamo partiti in anticipo rispetto agli altri, ma trovare l’amalgama giusto non è mai semplice”.

Rispetto alla passata stagione, la composizione del Girone A ha visto qualche cambiamento. Cosa ne pensi?
“Diciamo che la bilancia delle big della Lombardia pende dalla parte del nostro girone, visto che nel B sono state inserite più neopromosse che retrocesse. A volte, però, una neopromossa può portarsi dietro l’entusiasmo del salto di categoria, mentre chi scende può avere ancora addosso la ruggine della retrocessione. Questa resta un’incognita che svelerà solo il tempo, ma obiettivamente, guardando gli organici, perlomeno sulla carta è un girone molto impegnativo e livellato verso l’alto. Penso che ci siano dieci squadre importanti, a differenza delle sei o sette dell’anno scorso, per cui ci sarà da battagliare”.

Capitolo Coppa Italia: sei d’accordo con il ritorno ai gironi per area geografica?
“A livello logistico condivido pienamente la scelta. Certo è che avrei preferito giocare almeno due partite di Coppa prima dell’inizio del campionato piuttosto che affrontare subito un turno infrasettimanale dopo un così lungo periodo di stop”.

Pensando alla stagione in generale, l’obiettivo della Società non è di certo cambiato. Quali carte dovrete giocarvi per cercare di centrarlo?
“Potranno sembrare le solite frasi fatte, ma personalmente credo tanto nell’equilibrio e nell’essere un gruppo, perché un singolo, per quanto forte, non potrà mai fare nulla da solo. Dovremo mantenerci coerenti, non fasciarci la testa per un pareggio o una sconfitta e soprattutto dare continuità alle prestazioni, perché così facendo i risultati arriveranno di conseguenza. E se non dovessero sempre arrivare, non dovremo dimenticare che il campionato sarà lunghissimo e che si potrà sempre rimediare a un passo falso”.

La mappa delle panchine del Girone A di Eccellenza

ALTABRIANZA TAVERNERIO
Stagione 2024/25:
Giuseppe Greco
Stagione 2025/26: Ivan Stincone

ARCELLASCO CITTà DI ERBA
Stagione 2024/25:
Luigi Petrone
Stagione 2025/26: Claudio Nava

ARCONATESE
Stagione 2024/25:
Giovanni Livieri
Stagione 2025/26: Giovanni Livieri (confermato)

ARDOR LAZZATE
Stagione 2024/25:
Ferdinando Fedele
Stagione 2025/26: Ferdinando Fedele (confermato)

BESNATESE
Stagione 2024/25:
Stefano Rasini
Stagione 2025/26: Marco Varaldi

CARONNESE
Stagione 2024/25:
Michele Ferri
Stagione 2025/26: Michele Ferri (confermato)

FBC SARONNO
Stagione 2024/25:
Marco Varaldi – Fiorenzo Roncari – Fabio Tibaldo
Stagione 2025/26: Fabio Tibaldo (confermato)

LEGNANO
Stagione 2024/25:
Luca Cataldo – Gianluca Porro
Stagione 2025/26: Gianluca Porro (confermato)

LENTATESE
Stagione 2024/25:
Simone Fossati
Stagione 2025/26: Roberto Mastrolonardo

MAGENTA
Stagione 2024/25:
Alessandro Lorenzi
Stagione 2025/26: Maurizio Ganz

MARIANO CALCIO
Stagione 2024/25:
Davide Rione
Stagione 2025/26: Davide Rione (confermato)

RHODENSE
Stagione 2024/25:
Roberto Gatti
Stagione 2025/26: Giuseppe Greco

SEDRIANO
Stagione 2024/25:
Mattia Robecchi – Gianluca Imbriaco
Stagione 2025/26: Gianluca Imbriaco (confermato)

SESTESE
Stagione 2024/25:
Pierluigi Gennari – Paolo Tomasoni
Stagione 2025/26: Fabio Rovrena

SOLBIATESE
Stagione 2024/25:
Danilo Tricarico – Vito Grieco
Stagione 2025/26: Vito Grieco (confermato)

VERGIATESE
Stagione 2024/25:
Fabio Rovrena
Stagione 2025/26: Andrea Tomasoni

VIGEVANO
Stagione 2024/25: Leonardo De Lillo – Dino Lavenia
Stagione 2025/26: Edvin Licaj

VIS NOVA GIUSSANO
Stagione 2024/25: Gabriele Raspelli
Stagione 2025/26: Gabriele Raspelli (confermato)

Silvia Alabardi

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