
Solo 10 giornate. Primo giro di boa statistico per proporre una riflessione sull’affluenza negli stadi di Serie C. Partiamo dal Girone A dove in 100 partite sono stati registrati 199.292 ingressi (media presto fatta di 1.993 spettatori medi). Si va dal top di Vicenza – AlbinoLeffe (10.238 domenica scorsa di cui 7.916 abbonati) al minimo stagionale di Renate – Cittadella (236). L’anno passato a fine stagione regolare furono contabilizzati 1.669 spettatori medi con Vicenza – Padova (11.522) a fare da benchmark positivo e Atalanta U23 – Clodiense (188) come riferimento negativo. Complessivamente, il dato parziale segnala un +19% proiettato sulle 38 giornate. Colpisce soprattutto la capacità di alcuni club di portare sostenitori in trasferta: ovviamente il Vicenza (950 di media nel Settore Ospiti con il massimo di 1.465 a Cittadella), ma anche Brescia (620 con 804 domenica a Lecco) e Lecco (385 con 864 a Monza con l’Inter U23). Allargando il discorso agli altri raggruppamenti, il Girone B ha registrato un +14% (da 2.469 spettatori medi a 2.833 con 10.029 per Ascoli – Pontedera), mentre il C un leggero aumento del 2% (da 3.412 a 3.494 con 18.777 per Catania – Salernitana). Complessivamente, la Lega Pro ha mandato a libri un temporaneo +10% (da 7.550 spettatori medi a giornata a 8.320). Una conferma della tendenza già espressa nel 2024/25. Almeno nei numeri, difficile parlare di crisi.
Contingenza tigrotta
E la Pro Patria? Dopo 5 giornate casalinghe i biancoblu sono all’8° posto nel Girone A con 1.057 spettatori medi (1.734 di cui 660 ospiti con il Brescia). A fine anno passato furono 759 con un dato superiore alle mille unità registrato solo 4 volte negli ultimi 15 anni (1.003 nel 2019/20, 1.051 nel 2012/13, 1.019 nel 2011/12 e 1.110 nel 2010/11). Per trovare numeri consistentemente superiori bisogna tornare al 2009/10 (1.370) e al blockbuster 2008/09 (1.804). Per quanto riguarda le trasferte, 217 biglietti staccati nel Settore Ospiti nelle prime 5 esterne (43 di media dai 90 con la Giana ai 18 con la Virtus Verona).
Giovanni Castiglioni