
Ricomincio da tre. Cioè, i posti liberati nella prossima Serie C dalle mancate iscrizioni di Lucchese e Brescia e dalla domanda incompleta della Spal. Tutto ampiamente risaputo. La novità (di ieri), è invece che la tagliola della Covisoc non avrebbe sommato ulteriori potenziali defezioni alle tre in questione. Ovvero, tutto apparentemente ok anche per Triestina e Foggia le cui posizioni sembravano a fortissimo rischio. In attesa di conferme ufficiali (venerdì 13 era il termine entro cui la Commissione di Vigilanza doveva comunicare ai club eventuali non conformità), lo stato delle cose è meno tragico dell’armageddon societario preventivato.
Quindi? Detto che il Consiglio Federale di giovedì 19 certificherà quanto sopra e che la perdente del playout di B tra Sampdoria e Salernitana dovrà presentare domanda di iscrizione alla Lega Pro 2025/26, la situazione è (più o meno), chiara. La Pro Patria verrà riammessa per la Lucchese mentre la neonata Inter U23 sarà “ripescata” per la Spal. In linea puramente teorica, l’unico asterisco rimane sulla vertenza Brescia. Già, perché al netto della rinuncia al ricorso (il patron Cellino ha subito ieri la visita della Finanza in riferimento alla presunta truffa che lo coinvolge), le Rondinelle avrebbero comunque tempo sino a martedì 24 per presentare la fideiussione a garanzia (e, per conseguenza, domanda incompleta). Ovvio che non lo faranno (il calcio in città sarà comunque preservato dal trasloco della FeralpiSalò), ma fino ad allora bisogna lasciare aperta la porta ad un improbabile colpo di scena. Nello specifico, lo scenario più plausibile (riammissione), vede come beneficiario il Caldiero (seconda miglior retrocessa dalla C). Quello più fantascientifico (ripescaggio), il Ravenna (prima nel ranking delle vincitrici dei playoff di Serie D).
Curioso (aggettivo eufemistico), come a dispetto del preannunciato cupio dissolvi, alla fine solo la Spal (per ironia della sorte, dopo aver condannato alla Serie D il Milan Futuro), abbia presentato domanda irregolare. E lo abbia fatto sulla sirena nella consapevolezza di non avere nessuna speranza. Evidentemente, all’Inter avevano fatto bene i loro conti…
Giovanni Castiglioni