
È cominciata con una sconfitta la nuova avventura di mister Bortolato ma anche tanto entusiasmo e voglia di aiutare “la nave Valle Olona” a tornare a galla quanto prima, salvo poi puntare nuovi lidi ed esplorare nuovi porti.
La squadra di Olgiate Olona, dopo la retrocessione di un anno fa, si era presentata ai nastri di partenza con i migliori auspici e la voglia di essere protagonista nel girone N di Prima Categoria. Eppure qualcosa non ha funzionato, i punti raccolti sono solo 7, l’epoca Turri è giunta al capolinea per dare uno scossone ad un ambiente provato da un avvio che non ci si aspettava. E così, una settimana fa è toccato a Gabriele Bortolato subentrare e prendere in mano le redini di questo Valle Olona.
“Questa situazione è capitata al momento giusto, combaciando anche con i miei impegni lavorativi, in Prima Categoria, con i due allenamenti, è tutto più gestibile a livello pratico anche se in realtà è un campionato che conosco meno”. E aggiunge: “Arrivo in un club ambizioso, fatto di persone per bene e serie, ora c’è da remare tutti dalla stessa parte”.
7 punti dopo 9 partite, piena zona playout. Situazione difficile…
“Quando subentri in corsa sai benissimo che qualcosa non ha funzionato come la società avrebbe voluto, è chiaro che sono stati fatti degli errori, ma conoscendo chi mi ha preceduto (Turri ndr) sono certo abbia dato tutto ciò che poteva dare, il calcio non è una scienza esatta, a volte pensi di aver fatto bene e poi in realtà i risultati non arrivano e alla fine noi allenatori veniamo valutati solo in base a quelli”.

Che squadra hai trovato?
“Una buona squadra innanzitutto, un bel gruppo, coeso, con dei valori, è chiaro che i miei giudizi si basano su una settimana di lavoro e nulla più, però la squadra è viva, ha voglia di rialzarsi, ci sono alcune cose da sistemare ma per quello che ho visto la classifica non rispecchia il reale valore del team”.
Solitamente in questi casi prima di lavorare su tattica e tecnica, si lavora sull’aspetto psicologico…
“È proprio così, la testa è quella più provata in queste situazioni, ma quando parti con altre aspettative, e poi fai un filotto di ko consecutivi tutto si complica, e rimanere lucidi ovviamente è difficile, però ecco ho detto subito ai ragazzi di non complicarci la vita e cercarci altre rogne, perché ad esempio anche a livello di squalificati non siamo messi benissimo, dobbiamo fare attenzione anche a queste cose”.
Con il Mocchetti è arrivata una sconfitta di misura (2-1), che gara è stata?
“Una gara in cui la prestazione non è mancata ma ci hanno condannato gli episodi. La squadra ha dimostrato di aver voglia di lottare, è stata bene in campo e ha fatto la partita per 80 minuti, il nostro gol è anche di pregevole fattura, una bella triangolazione tutta di prima, però ci sono state situazioni in cui dovevamo far meglio, sicuramente il loro portiere si è fatto trovare pronto, ma noi saremmo dovuti essere più incisivi, ci lavoreremo”.
Conosci un po’ il girone N? Che cosa ti aspetti?
“Lo conosco poco a dire il vero, qualche giocatore e qualche dirigente, Marnate, ad esempio, ha fatto una squadra a trazione anteriore per vincere, l’Accademia Bustese se la giocherà per i vertici, conosco il loro allenatore Gilardengo e lavora molto bene, poi conosco un po’ la Folgore, come noi sottotono per la rosa che ha, ma per il resto conosco poco, mi concentro su “casa mia”, dobbiamo pensare a noi stessi partita dopo partita”.
È questo l’obiettivo che ti sei posto, un obiettivo a breve termine?
“In queste situazioni è l’unica, bisogna ragionare a piccoli step. Poi certo io sono un allenatore che vuole vincere tutte le partite, ma credo che questa sia la volontà di chiunque ruoti in quest’ambito altrimenti c’è qualcosa che non va, per questo ho detto ai ragazzi che prima usciamo da questa tempesta e prima potremo guardare altrove, se saremo bravi a farlo già nel girone d’andata allora il girone di ritorno si prospetterebbe in maniera diversa, altrimenti faremo un campionato puntando sulla salvezza”.
È una classifica tra l’altro parecchio corta, può ancora succedere di tutto…
“Ma infatti, siamo a 9 punti dai playoff ed in piena zona playout, la classifica è corta, ma come ho detto dobbiamo pensare solo ed esclusivamente a domenica, prima usciamo da qui, prima possiamo porci obiettivi a medio lungo termine”.
Toglimi una curiosità, ma com’è che ti chiamano spesso nelle “Mission Impossible”?
“Questa è una bella domanda, ma posso solo dirti che ormai ho il vaccino a questo tipo di situazioni (ride ndr), quanto meno qui sono in una società equilibrata”.
Domenica sfida con la Ticinia, altra squadra più o meno nella vostra situazione, da cui ci si aspettava qualcosa in più ed invece ha 7 punti come voi.
“Non li conosco, come ti dicevo prima può essere che siano una buona squadra a cui non sta girando bene o altro, io sono concentrato su quello che dobbiamo fare noi, sono un allenatore che guarda molto la prestazione e sono certo che quando ci sono le prestazioni poi i risultati arrivino, in queste prime uscite, però, bisogna puntare sulla praticità, meno belli e più pratici, al lato estetico penseremo in un secondo momento”.
Mariella Lamonica



















