VARESEMastini spalle al muro: è questo il verdetto al termine di gara2 di semifinale coincisa con la vittoria del Caldaro per 3-2 che consente agli altoatesini di portarsi avanti 2-0 nella serie. E non possono mancare i rimpianti gialloneri al termine di una partita del genere. Premessa: il Caldaro è più forte, oggettività palesata dalla prima abbondante metà del match che ha ricalcato il copione di gara1 con i Lucci infallibili nel concretizzare le occasioni create (a differenza dei Mastini che sprecano un paio di buone azioni) e, soprattutto, sempre in anticipo su ogni disco e sempre vincenti in ogni ingaggio e/o contrasto. Dall’altra parte troppi errori da parte dei ragazzi di coach Glavic che pagano in alcuni momenti un atteggiamento troppo molle.

La partita però cambia all’improvviso e il finale dimostra che, buttandola sull’agonismo e sulla disperazione, i Mastini possono giocarsi qualche asso. Un gol rocambolesco di Piroso (e contestato dagli ospiti) riapre la sfida. Il Caldaro gigioneggia in un power play di 4′ e Varese ha la forza di regalare alla Acinque Ice Arena un finale al cardiopalma grazie al gol di Schina a 2’23” dalla sirena. L’assedio giallonero non frutta però il pareggio, ma apre ad una tiepidissima speranza: tre vittorie consecutive sul Caldaro appaiono al momento abbastanza utopistiche, ma è proprio da quei minuti conclusivi che i Mastini devono ripartire. Focus su gara3 per il primo miracolo, poi si potrà pensare al futuro; l’obiettivo numero uno è però quello di non chiudere la stagione giovedì sera.

Venendo proprio alla partita, l’inizio del match ricalca gara1: i Mastini sbagliano, il Caldaro no. E così, dopo l’errore di Ghiglione, Siiki punisce in controfuga. La reazione giallonera non arriva e i Lucci ne approfittano per il bis con De Donà lasciato tutto solo libero di colpire dallo slot. Un doppio power play giallonero (con 35’’ in 5vs3) non frutta il pari. Il secondo drittel è diviso a metà: Caldaro dominante nei primi dieci minuti con Varese che regge non si sa bene come, mentre nel finale i Mastini alzano i ritmi senza però riuscire a pareggiare (palo di Kuronen nel finale).

Il terzo periodo si apre con un errore giallonero sul cambio di linea e Wieser non perdona mettendo dentro il 3-0. Mastini demoralizzati, ma arriva l’episodio giusto: power play e “gollonzo” con il disco che, dopo il tiro di Makinen, rimbalza sulla balaustra e sulla schiena di Rohregger dopo una deviazione di Piroso (proteste ospite per un precedente fuorigioco e un bastone alto non sanzionato). L’episodio dà comunque coraggio ai Mastini che, con l’uomo di movimento in più, accorciano le distanze con Schina. Secondi finali di pura speranza, ma Rohregger con un paio di grandi interventi chiude la gabbia e ufficializza la vittoria altoatesina. Giovedì sera alla Raiffeisen Arena appuntamento con Gara3: Mastini spalle al muro.
Nell’altra semifinale l’Aosta ha sbancato Feltre 4-2 e, così come il Caldaro, ha messo una bella ipoteca sul passaggio del turno.

LA DIRETTA

PRIMO PERIODO 0-2

Ore 20.00 – Squadre sul ghiaccio per il riscaldamento. Out Raimondi tra i gialloneri che propongono Franchini in prima con Piroso che scala in Terza; quattro linee complete per il Caldaro.

Ore 20.15 – Giocatori negli spogliatoi.

Ore 20.27 – Luci spente! Tutto pronto per l’ingresso in campo dei Mastini!

Ore 20.34 – Ingaggio! Primo disco del Caldaro!

Il cronometro scorre nel primo minuto senza sussulti. Il primo brivido è di marca giallonera: Franchini porta il disco nel terzo offensivo e appoggia a Ghiglione che viene murato da Rohregger. Ma a colpire è il Caldaro: disco perso da Raskin e controfuga del Caldaro con Wieser che appoggia a Siiki e il finlandese non perdona. Gol che inevitabilmente raffredda gli animi dei gialloneri: il Caldaro inizia ad aumentare la pressione offensiva e Ohandzhanyan blocca un disco pericoloso davanti alla gabbia. Erik Mazzacane prova a scuotere i Mastini con una conclusione dalla blu, ma i Mastini si scoprono ancora e tocca a Ohandzhanyan respingere con la mano sinistra la conclusione di Wieser. Piroso e il goalie ucraino salvano in qualche modo sull’ennesima offensiva altoatesina. Ingaggio vinto dal Caldaro: Ohandzhanyans salva ancora su De Donà, ma i gialloneri non riescono ad allontanare il disco ed è proprio De Donà a trovare il varco per la conclusione buona che s’infila in gabbia. Piroso prova ad accendere la serata di Varese, ma il tentativo non va a buon fine; poco dopo, però, Marcello Borghi si procura il primo power play del match (2′ a Maximilian Soelva). Giro disco blando e conclusione improbabile di Makinen; ben più pericoloso Franchini che si prende un altro fallo da Virtala e i Mastini possono attaccare per 35” in 5vs3. Gestione non ottimale: Franchini si avvicina alla gabbia da destra, ma da posizione defilata può solo colpire il palo. Rientra Soelva. Vanetti apparecchia per Ghiglione che è però in ritardo e il Caldaro riparte procurandosi un ingaggio offensivo. Nulla da fare per i Mastini: di nuovo in 5vs5 Marcello Borghi prova a mettersi in proprio, ma viene fermato e il Caldaro torna nel terzo offensivo. Occasionissima per i Mastini con Franchini a tu per tu con Rohregger che col gambale respinge e la conclusione di Marco Matonti, deviata, viene respinta. Ohandzhanyan blocca un altro disco: brividi ogni volta che il Caldaro scende nel terzo offensivo. I Mastini provano a farsi vedere in avanti con una morbida conclusione di Matonti dalla blu che non può sorprendere Rohregger. Piroso si conquista una penalità su Michael Selva e altro power play giallonero. Marcello Borghi serve subito a Makinen un disco d’oro, ma il finlandese non inquadra la gabbia. Errore di Vanetti nel retropassaggio e Marcello Borghi deve commettere fallo. Finale in crescendo per il Caldaro che chiude avanti 2-0.

SECONDO PERIODO 0-0

Ore 21.19 – Giocatori di nuovo sul ghiaccio.

Ore 21.21 – Ingaggio! Disco del Caldaro! 57” di 4vs4 poi sarà power play altoatesino per 39”.

Tentativo giallonero chiuso sul nascere. Inizia il power play ospite e bastano due secondi a Virtala per scaricare un bolide clamoroso che Ohandzhanyan blocca con sicurezza. Di nuovo in 5vs5 i Mastini non riescono a ripulire il terzo e ricorrono a una liberazione vietata. Caldaro arriva prima su ogni disco e i Mastini non riescono a imbastire un’azione degna di nota; tocca quindi a Ohandzhanyan salvare su Maximilian Soelva. Botta di Crivellari respinta dal gambale di Rohregger e controfuga immediata del Caldaro con Ohandzhanyan che salva su Siiki. Fallo di Franchini e PK giallonero: sofferenza totale, ma la linea regge. Errore in disimpegno del Caldaro, i Mastini non ne approfittano. Non un PP da ricordare per il Caldaro: a pochi secondi dalla fine della superiorità ospite, Marcello Borghi conquista un disco in zona neutra e serve Perino che viene però chiuso due volte da Rohregger. Dalla parte opposta Ohandzhanyan dice no a Virtala. Sofferenza totale dei Mastini che non riescono ad uscire dal terzo difensivo; quando ci riescono Schina finisce in fuorigioco e il Caldaro torna a bussare dalle parti di Ohandzhanyan. Piroso riesce ad aprire per Tilaro che però perde l’attimo per il tiro e da posizione defilata non può trovare la gabbia. La reazione, per quanto timida, c’è: Franchini porta il disco nel terzo offensivo e costringe Rohregger all’intervento. Altra discreta azione dei gialloneri con Makinen che prova una conclusione dalla blu per cercare una deviazione che non arriva. Ingaggio offensivo e altro tentativo di Makinen che però non sorprende il goalie ospite. Finalmente una gran bella uscita dei Mastini con Michael Mazzacane che si trova praticamente a gabbia spalancata, ma il disco non vuole entrare. Varese comunque cresce: giocata pazzesca di Franchini che lascia il disco per Michael Mazzacane, ma Rohregger è clamoroso e blocca poi anche la conclusione di Schina. Caldaro che comunque si difende con relativa tranquillità e riparte: fucilata di Maximilian Soelva ben bloccata da Ohandzhanyan. Marcello Borghi nel finale prova a mettere Piroso (spostato in seconda al posto di Perino) nelle condizioni di segnare, ma il Caldaro chiude prima che il disco arrivi all’attaccante. Clamorosa occasione nel finale: Ghiglione perde il tempo per la conclusione dallo slot, ma il disco arriva lo stesso a Kuronen che colpisce in pieno il palo a gabbia spalancata. Lucci ancora avanti 2-0 al secondo intervallo; timidi segnali da parte dei gialloneri.

TERZO PERIODO 2-0

Ore 22.07 – Ingaggio! Disco sempre del Caldaro.

Ore 22.05 – Di nuovo sul ghiaccio per l’ultimo periodo.

Ingaggio offensivo per Varese con la conclusione di Makinen bloccata da Rohregger; controfuga di Vinatzer e Ohandzhanyan blocca riesce a bloccare. Botta di Matonti respinta e doppio tentativo di Raskin a cercare una deviazione di Piroso che però non arriva. Arriva invece il terzo gol del Caldaro: i Mastini perdono un disco sul cambio linea, Wieser innesca Michael Soelva che va a chiudere il triangolo ed è 3-0. Tentativo di Matonti dalla blu respinto con sicurezza da Rohregger; Mastini sfiduciati, serve un miracolo. Power play giallonero, forse già l’ultima occasione per accendere la luce. E l’episodio arriva: giro disco e botta di Makinen dalla blu che, dopo una deviazione s’impenna schiantandosi sulla balaustra. Rimbalzo verso la schiena di Rohregger e Piroso, forse con un bastone alto, contribuisce a fargliela carambolare addosso per il gol che può dare speranza. I Mastini ci provano subito subito: discesa di Vanetti a destra e disco in mezzo che non trova nessuno compagno. Piroso s’immola dalla parte opposta per murare la conclusione di Reffo e si accendono scintille tra Matonti e un avversario. Si resta in 5vs5, ma gli animi sono caldi e il Caldaro, arrabbiato (i Lucci chiedevano l’annullamento del gol) si getta in avanti. Franchini si addormenta con il disco davanti alla gabbia, ma viene graziato. Bel tiro di Crivellari dalla blu respinto; Makinen non sorprende Rohregger e, nel momento di massima pressione, Tilaro commette un fallo ingenuo che regala un power play al Caldaro… di ben 4′. Il Caldaro gioca con il cronometro e con il Varese: Ohandzhanyan dice di no a Siiki. Varese regge e Matonti avrebbe una chance d’oro ma preferisce il passaggio a Marcello Borghi che non può concludere. I Mastini si fanno vedere davanti ancora con Schina, ma Rohregger dice no. Si torna in 5vs5 a 3′ dalla sirena e, appena il disco si ferma, Glavic chiama il time-out. A 2’43” i Mastini rientrano senza portiere. Ingaggio vinto dal Caldaro, ma il disco resta ai Mastini e Schina colpisce con una botta terrificante dalla blu che fa esplodere l’Acinque Ice Arena! Di nuovo senza portiere, brutta gestione dei Mastini e ingaggio in zona neutra a 43” dal termine. Disco nel terzo offensivo e 2′ di penalità a Michael Soelva a 26” dal termine. I Mastini ci credono, Schina ci riprova, ma Rohregger dice no; ancora Schina avrebbe la chance giusta e Rohregger questa volta si supera con un grandissimo intervento e Reffo leva il disco dall’area della gabbia sancendo la vittoria altoatesina. Successo meritato del Caldaro, malgrado la reazione finale giallonera, che si porta sul 2-0 nella serie di semifinale: Mastini spalle al muro.

IL TABELLINO
HCMV VARESE – CALDARO 2-3 (0-2 – 0-1 – 2-0)
HCMV Varese
: Ohandzhanyan (Filippo Matonti); Makinen, Crivellari, Ghiglione, Kuronen, Franchini; Matonti, Raskin, Perino, Vanetti, Marcello Borghi; Schina, Erik Mazzacane, Piroso, Michael Mazzacane, Tilaro; Bertin, Allevato, Pietro Borghi. Coach: Gaber Glavic
Caldaro: Rohregger (Andergassen); Massar, Michael Soelva, Siiki, Wieser, Marko Virtala; Clericuzio, Valentini, Selva, Maximilian Soelva, Jonas Oberrauch; Reffo, Schoepfer, De Donà, Vinatzer, Felderer; Anderlan, Bianco, Erschbamer, Bastian Andergassen, Max Oberrauch. Coach: Teemu Virtala
Arbitri: Jeremy Bassani, Simone Soraperra (Thomas Formaioni, Riccardo Pignatti)
Penalità: 8′ Varese – 10′ Caldaro
Marcatori: 3’07” (C) Siiki (Wieser, Marko Virtala); 8’15” (C) De Donà (Felderer); 44’36” (C) Wieser (Michael Soelva); 48’37” (HCMV) Piroso PP1; 57’37” (HCMV) Schina EA (Makinen, Marcello Borghi)

Matteo Carraro

Articolo precedente34^ – Solbiate a Meda, Caronnese a Robbio. Scontro diretto Vergiatese, Ispra a Lentate per cavalcare l’onda
Articolo successivo19 marzo – Isak: “Il paragone con Henry? Esagerato.”

LASCIA UN COMMENTO

Per favore inserisci il tuo commento!
Per favore inserisci il tuo nome qui