Alessio Battaglino è il nuovo direttore sportivo del Varese Football Club. Andrea Ciceri sarà il nuovo allenatore biancorosso. Ufficiosità che erano già diventate ufficialità ben prima della conferenza stampa indetta al Franco Ossola dalla dirigenza per trarre un bilancio della stagione 2024/25 e introdurre la prossima, quella che ancora una volta sarà l’annata della rincorsa al professionismo. Il presidente Paolo Girardi e Giovanni Rosati saranno i primi a prendere la parola.

Ore 11.02 – Inizia la conferenza stampa. Antonio Rosati, a causa di un inconveniente lavorativo, non sarà presente, ragion per cui la conferenza con anche il patron sarà riproposta fra un paio di settimane

Porto le scuse di Antonio per non essere quiesordisce il presidente Girardi ragion per cui l’ordine del giorno è stato leggermente modificato, ma rimedieremo. Oggi è l’occasione pertanto per annunciare Alessio Battaglino e Andrea Ciceri: sono state fatte delle scelte ben precise e mi fido del lavoro di Giovanni“.

Le qualità lavorative di Alessio non sono certo ignote aggiunge Giovanni Rosatie abbiamo scelto quello che riteniamo essere il direttore più adatto alla nostra causa: sono certo che sarà un direttore che vivrà lo spogliatoio e che vivrà la città, visto che abita qui a Varese. Darà tutto a questa piazza ed è il profilo che la piazza merita“.

Parola poi al nuovo direttore sportivo Alessio Battaglino: “Ringrazio la società per avermi scelto, ringrazio mia moglie e la mia famiglia per avermi sempre tenuto sul pezzo anche nel momento in cui non ricoprivo questo incarico. Un grande grazie anche al mio amico Salvo che sta vivendo un momento complicato, ma mi ha aiutato tantissimo a calarmi in questa situazione. Sul Varese c’è poco da dire: è nato tutto da un caffè ed è stato impossibile rinunciare. Chiaro che nessuno di noi vorrebbe vedere una piazza del genere in Serie D, ma la realtà è questa e dobbiamo adeguarci per dare il massimo, a maggior ragione ora che il Varese è tornato ad essere il Varese Football Club. Chiedo scusa alla società – aggiunge Battaglino – per il ritardo relativo al mio annuncio, ma come tutti sapete c’erano delle questioni burocratiche per formalizzare la mia uscita dal CRL, uscita che è avvenuta con tranquillità e nel massimo rispetto dei ruoli”.

Come si vince la Serie D?
“Non lo so – risponde sorridendo Battaglino -. Nella mia carriera ho avuto la fortuna di vincere ed è un qualcosa che dipende da tantissimi fattori. Senza dubbio nel calcio servono tante rinunce, più che sacrifici, e servirà tanto carattere, tanta gamba e tanta voglia di fare bene. Ciceri? La lista di candidati era ridotta a due persone: abbiamo fatto le nostre valutazioni e abbiamo ritenuto opportuno optare per Andrea, un profilo che inevitabilmente conosco bene dato che con lui ho condiviso tanti bei momenti. L’ho anche esonerato in Serie C dopo 23 partite, ma non ho alcun dubbio sul suo operato”.

Come si mantiene viva la fiamma della passione che l’anno scorso è stata accesa?
“Contano i risultati – risponde con decisione il direttore – e non voglio nascondermi a tal proposito: il bel gioco lascia il tempo che trova a fronte del risultato finale e più vinci più hai seguito. Sicuramente già l’anno scorso ho percepito questa passione e lavoreremo sodo affinché si mantenga. Poi, senz’altro, la società avrà tante idee per coinvolgere e aumentare il tifo di questa piazza”.
“I tifosi sono stati presenti fino all’ultimo – aggiunge Girardi – e non possiamo che ringraziarli. Sicuramente, e ne parleremo la prossima volta con Antonio, il cambio di marchio e logo speriamo possa avvicinare altre persone e proseguire un percorso iniziato quattro anni fa con ottimi risultati”.
“Sono felice dei valori umani che ci sono stati nel Varese lo scorso anno – fa eco Rosati – anche se servirà un pizzico in più di umiltà da parte di tutti per provare a vincere, un obiettivo che è conseguenza del lavoro: a tal proposito bisognerà badare più alla concretezza e, ad esempio, non avremo i nomi sulle maglie, una piccolezza che comunque ben individua ciò che vogliamo trasmettere”.

Come sarà costruita la squadra?
Battaglino
: “Sicuramente il Varese dello scorso anno aveva valori importanti e ritengo ci sia una base da cui partire. Poi ci sono già stati due profili che hanno preferito dirigersi altrove senza nemmeno mettersi a parlare (Maccioni e Molinari, ndr), ma a tal proposito voglio ringraziare la correttezza del Fasano che ci ha informati prima di procedere con l’operazione. I colloqui sono già partiti con tutti e l’auspicio è di mantenere un blocco da integrare con profili che abbiamo già individuato. Serviranno poi anche valori importanti: se parlo con un giocatore e ci sono i presupposti per il rinnovo, e al momento della firma chiede diecimila euro in più c’è qualcosa che non va”.

Da Montanro-Floris a Battaglino-Ciceri. Lo scorso anno la “coppia” ds/allenatore non ha funzionato: come mai la scelta di riprovarci quest’anno?
Rosati
: “Sicuramente qualcosa non ha funzionato l’anno scorso, ma bisogna sempre contestualizzare il tutto. La logica di coppia ha dei valori su cui ci siamo sentiti di puntare nuovamente, nonostante ci fossero altri profili che abbiamo valutato anche negli ultimi giorni. Il fatto che al Sangiuliano abbiano vinto e perso insieme è stata determinante: se un direttore opta per un mister anche quando le cose non sono andate bene credo sia significativo”.

La varesinità?
Rosati
: “Sicuramente vogliamo portare avanti questa politica, anche se non possiamo certo costruire una squadra di soli varesini. Proveremo a far crescere il senso di appartenenza a questi colori e le caratteristiche di un allenatore aggressivo come Ciceri potrebbero portare a questo step”.
Battaglino: “La varesinità conta, e io sono il primo a crederci, ma molto dipenderà anche da cosa i ragazzi di Varese vogliono essere per questa squadra. L’essere varesino è sicuramente un plus, ma servono anche valori tecnici e morali”.

La rosa?
Battaglino
: “Se il campionato iniziasse oggi saremmo in ritardo, ma così non è. Abbiamo tre tesserati (Ferrari, Marangon e Romero, ndr) e ci sono degli appuntamenti già fissati: siamo nei tempi e siamo tranquilli di star operando nel migliore dei modi. Avremo una rosa di 23/24 giocatori, ci saranno anche alcuni aggregati; l’augurio è poi di non avere troppi infortuni. Barzotti? Lo conosco da tanto, lo stimo sia come persona che come giocatore e con noi ha vinto un campionato, ma ovviamente dipenderà da lui: ci parleremo, così come faremo con tutti”. La Juniores? Per come sono fatto ho sempre seguito questa categoria, prestando particolare attenzione anche agli Allievi, e come Prima Squadra interagiremo direttamente con lo staff dell’U19″.

Preferenze sui gironi?
Battaglino
: “La premessa è che non sto già cercando alibi: ci sono delle diversità fra i vari gironi, in primis sui campi, ma non possiamo certo curarcene ora. Dovremo essere pronti a tutto adattandoci alle situazioni e mantenendo continuità di rendimento tra girone d’andata e girone di ritorno”.

Il modello Sangiuliano.
Battaglino
: “Siamo partiti confermando una base importante seguendo una precisa linea operativa e quell’anno gli attaccanti hanno fatto qualcosa di straordinario, con tante scommesse che hanno pagato. Noi un bomber ce l’abbiamo già in casa (Romero, ndr) e sicuramente da lui ripartiremo: poi in quell’anno si erano incastrate tante cose che sono andate nel verso giusto, e l’augurio è che si possano incastrare anche qui a Varese”.

Budget?
Battaglino
: “Io sono una persona equilibrata: il sogno è fare il massimo spendendo il minimo”.
Girardi: “Massima spesa non equivale a massima resa: posso garantire che lavoreremo al meglio con le risorse a nostra disposizione”.

Matteo Carraro

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