
Pioggia e cielo coperto, ma sulla Varese calcistica si affaccia un timidissimo raggio di sole dopo il 3-2 allo scadere contro la Sanremese. Certo, successo da prendere con mille pinze sia per come è arrivato (per c…uore, direbbero i più maliziosi) sia per il valore dell’avversario (modesto) sia per il modo in cui è stato recepito (glaciale): quella di domenica è infatti stata la vittoria del silenzio, immagine ben restituita dalla freddezza del pubblico sugli spalti nell’immediato post-partita e online all’indomani.
La vittoria biancorossa è di fatto passata inosservata in un weekend praticamente perfetto per la Varese sportiva, iniziato con il trionfo trentino dei Mastini sabato sera e chiusa con il derby vinto dalla Pallacanestro Varese su Cantù. Derby che ha di fatto bloccato Masnago vista l’incredibile affluenza al Palazzetto, e il dato numerico delle presenze all’Itelyum Arena restituisce l’immagine di una città che ha sempre più voglia di sport… ma a quanto pare non di calcio. Comprensibile.
Il Varese Calcio appare da troppi anni come una realtà segnata da continui paradossi tecnici, societari e ambientali. Stagione dopo stagione, le aspettative positive di inizio stagione si trasformano rapidamente in pessimismo e i risultati altalenanti alimentano “tensioni” tra squadra e tifoseria. La famosa scintilla da innescare è sempre lì, sopita, sotto uno strato di cenere che s’ispessisce sempre più, e anche una vittoria in extremis (che lo scorso anno, vedi contro l’Imperia, aveva quantomeno dato una fiammata) non modifica un clima generale di sfiducia, con un pubblico spesso freddo e critico. Certo, in un contesto del genere va inserita giocoforza la questione stadio (rallentata, in questo caso, dalle infinite tempistiche burocratiche), ma la percezione è quella di una crisi identitaria calcistica da parte della città, e un semplice (e isolato) successo sportivo non basta a ricompattare attorno alla squadra un sostegno stabile. La stagione resta incerta e la valutazione del reale peso delle vittorie è sempre rimandata alle prossime gare. Domenica, post Valenzana Mado, si potranno fare ulteriori considerazioni (con l’augurio che siano positive)… in attesa della sfida successiva. E così via.
Come uscire da questo circolo vizioso? Il successo sportivo deve essere costante, sempre più grande e coinvolgente. In altre parole, il Varese deve quantomeno tornare nel professionismo (facile a dirsi) e la città (intesa come Amministrazione) deve dare un concreto sostegno contribuendo a sua volta a trasformare l’impianto di Masnago in un polo di riferimento per l’intera Varese. Una reale unità d’intenti che, almeno di facciata (da valutare quanto sia effettivamente profonda), sembra si stia lentamente formando; la passione sportiva c’è e, in un paese calciofilo come l’Italia, è impossibile che una città come Varese resti così fredda. Eppure, questa è la realtà. Colpa di chi? Di tutti e di nessuno. Almeno in questo, Varese si conferma città d’Italia.
A referto
Tornando alla realtà del campo, domenica contro la Valenzana Mado mancherà Tentoni, espulso per doppia ammonizione dopo il gol last minute contro la Sanremese. Seconda ammonizione stagionale per Malinverno che si unisce a Palesi e Bertoni (Romero resta a tre), mentre restano a quota uno capitan Bruzzone si unisce a quelle di Berbenni, Bugli, Qeros, De Ponti, Guerini, Malinverno e mister Ciceri. Tutti arruolabili sul fronte piemontese.
Up&down: la fotografia del campionato
Allerta meteo sulla Liguria: la pioggia di rinvii ha risparmiato solo Ligorna-Valenzana Mado, mentre la sfida Sestri Levante-Chisola è stata recuperata proprio in data odierna e chiusa sul risultato di 1-1 (botta e risposta in chiusura di primo tempo). L’attuale classifica del Girone A resta dunque di difficile interpretazione vista la presenza di sei squadre (evidenziate in rosso) con una partita in meno; soprattutto la parte bassa della graduatoria potrebbe presto essere stravolta.
Di seguito la fotografia dell’attuale classifica:
1. Vado (28) – L’allerta meteo ha portato al rinvio del match con il Gozzano (=)
2. Chisola (27) – Pareggio su un campo difficile che ci può stare, ma che sa di occasione sprecata (=)
3. Ligorna (25) – Successo tutt’altro che scontato sulla neopromossa Valenzana Mado: tre punti che permettono di mantenere il terzo posto (=)
4. Saluzzo (20) – Svolta arrivata? Dopo continui alti e bassi, l’1-0 sulla Biellese vale la seconda vittoria consecutiva che fa salire i granata tra le big (UP)
5. Varese (19) – Il finale pazzo con la Sanremese una pura boccata d’ossigeno che fa bene alla classifica (UP)
6. Sestri Levante (18) – Pareggio di buona fattura che costa comunque un paio di posizioni (DOWN)
7. Biellese (18) – Torna a soffrire la matricola bianconera: nulla da fare a Saluzzo (DOWN)
8. Derthona (17) – Le conferme stanno arrivando: 3-0 “facile” contro la NovaRomentin, già dalla trasferta contro il Celle Varazze bisognerà alzare il livello (UP)
9. Valenzana Mado (16) – Due sconfitte consecutive contro le big Vado e Ligorna; ora sotto con il Varese per invertire il trend (DOWN)
10. Asti (15) – L’allerta meteo ha portato al rinvio del match con il Celle Varazze: quota 18 resta alla portata, ma intanto i Galletti sono giocoforza scivolati indietro (DOWN)
11. Lavagnese (15) – Perdere non sembra essere il modo migliore per guarire dalla pareggite: il Club Milano ringrazia (=)
12. Celle Varazze (12) – L’allerta meteo ha portato al rinvio del match con l’Asti: non cambia la classifica (=)
13. Gozzano (11) – L’allerta meteo ha portato al rinvio del match con il Vado: non cambia la classifica (=)
14. Sanremese (11) – Dalle stelle alle stalle, dal possibile blitz di Varese ad una dolorosa sconfitta nel giro di pochi minuti che lascia la classifica ligure alquanto precaria (=)
15. Club Milano (11) – Segnali di ripresa evidenti: il 2-0 sulla Lavagnese possibile punto di svolta della stagione biancorossa (UP)
16. Cairese (9) – L’allerta meteo ha portato al rinvio del match con l’Imperia: il Club Milano scala un gradino (DOWN)
17. Imperia (8) – L’allerta meteo ha portato al rinvio del match con la Cairese: la sconfitta della NovaRomentin consente comunque ai nerazzurri di mettere la testa avanti in virtù della differenza reti (UP)
18. NovaRomentin (8)* – Crisi nera per i verdegranata che pagano a carissimo prezzo la tassa tortonese (DOWN)
*= -1 di penalizzazione
Matteo Carraro

























