
A segno nella vittoria per 3-2 sul Sedriano riportata nel turno infrasettimanale, è ormai da un anno che Marco Simone Giuricich indossa la maglia della Vergiatese. Arrivato in Italia lo scorso febbraio dalla capitale sudafricana, l’attaccante classe 2000 è attualmente il secondo miglior marcatore granata, subito dopo il poco più giovane Simone Caricati. In nona posizione con 34 punti, due in più sul tredicesimo posto ora occupato dal Cinisello, i galletti – nelle prossime cinque partite che chiuderanno la stagione – sono chiamati a difendere quanto conquistato finora per non ripetere lo scenario della scorsa annata, conclusasi con la salvezza all’ultimo respiro nel doppio appuntamento dei playout. L’artiglieria granata è pronta a una lotta serrata e per raggiungere l’obiettivo avrà bisogno di quel piglio aggressivo che ha saputo fare la differenza anche contro le cosiddette big.
Il vostro percorso finora è stato in un certo senso altalenante – o meglio, ricco di risultati a sorpresa, dalle vittorie contro Ardor Lazzate (andata e ritorno) e Rhodense (solo andata), a cadute contro squadre più alla vostra portata (come Casteggio o Cinisello). C’è una spiegazione secondo te?
“Parto con una premessa: l’anno scorso come squadra avevamo riscontrato più difficoltà, ma quest’anno stiamo riuscendo a esprimere meglio la nostra qualità e in campo si vede che stiamo facendo un buon lavoro, anche contro squadre di alta classifica. Sicuramente dobbiamo fare del nostro meglio anche con le altre, perché ne abbiamo le capacità. In un certo senso sono partite ancora più importanti e a volte anche più difficili, perché chi sta più in basso deve cercare di fare punti per salvarsi. Sono certo, però, che sapremo sfruttare la nostra caratteristica principale, che è quella di essere una squadra in cui tutti lavorano duramente. Queste ultime settimane non sono state facili perché abbiamo perso qualche partita, ma in realtà non abbiamo giocato male, anzi… per la maggior parte del tempo abbiamo espresso un bel calcio, ma poi c’è stato qualche episodio o disattenzione che ha deciso il risultato, per cui dovremo mantenere sempre alta la concentrazione”.

Mercoledì, contro il Sedriano, avete riscattato lo 0-1 dell’andata con una vittoria che, all’apparenza sicura dopo il primo tempo, è stata poi sofferta fino al triplice fischio. Che partita è stata?
“È stata una partita molto dura che volevamo vincere a tutti i costi per prepararci a questo finale di stagione. Penso che la squadra abbia fatto bene, lottando fino alla fine. Chiaro che quando gli avversari accorciano le distanze in quel modo, c’è il rischio di andare giù di morale, ma la cosa importante è non perdere la testa. È quello che abbiamo fatto, con una reazione importante che ci ha aiutato a tenere duro e difendere il vantaggio”.
Finora hai segnato quattro gol: due contro il Robbio, uno contro l’Ardor e l’ultimo appunto mercoledì. Come sta andando dal punto di vista personale? Come attaccante, quali caratteristiche ti definiscono meglio?
“Diciamo che personalmente non sono soddisfatto, perché vorrei fare di più sia per la squadra che per me stesso. Vero che creo tanto per i compagni e che ho anche preso qualche palo, ma in termini di gol spero di poter migliorare i miei numeri… e ci sono ancora un po’ di partite per farlo. Mi considero un attaccante veloce, che fisicamente ha le caratteristiche che servono per tenere palla e mettere i compagni nella condizione di segnare”.
Qual è stata, secondo te, la vostra miglior partita finora? E quale quella che avete approcciato nel modo sbagliato?
“Mi è piaciuta molto la prima partita contro l’Ardor Lazzate, che ovviamente era data come favorita, e invece abbiamo vinto noi 3-1. Penso che ci siano state tante altre partite in cui abbiamo fatto bene, con un bel gioco di squadra, e altre in cui magari abbiamo quasi sempre dominato ma non abbiamo portato a casa punti. Una per cui abbiamo un po’ di rammarico è quella di Solbiate, in cui stavamo anche giocando bene, ma poi c’è stato un cartellino rosso che ha cambiato tutto. Quella domenica pensavo che saremmo riusciti a fare almeno un punto e alla fine abbiamo perso, ma il calcio è anche questo”.
Nel rush finale incontrerete una squadra davanti a voi (Mariano) e quattro dietro di voi (Lentatese, Base 96 Seveso, Cinisello e Meda). Ciò che le accomuna? Tutte stanno lottando per qualcosa. Su cosa dovrete far leva per centrare l’obiettivo?
“Penso che non ci sia bisogno di pensare agli altri ma che dobbiamo guardare solo noi stessi, prendendo ogni partita come viene. La classifica dietro di noi è molto corta, con tante squadre a distanza di pochi punti, e in novanta minuti può cambiare tutto. L’importante sarà concentrarci su quello che possiamo fare per vincere”.
Nota personale: ormai da 13 mesi in Italia, ti sta piacendo il nostro calcio? Potremmo ritrovarti qui anche la prossima stagione?
“Mi piace molto, sia a livello di gioco che per la serietà e l’organizzazione di tutto l’ambiente. A Pretoria giocavo per la mia università, che ha anche una squadra professionistica nella Serie B sudafricana. Sono campionati molto competitivi, ma per ora voglio restare qui e continuare a migliorarmi… non solo in campo ma anche con la lingua. Io sono nato in Sudafrica ma sono di origini italiane e la scelta di venire qui mi sta anche permettendo di trascorrere del tempo con i miei nonni”.
Chiudiamo con la nostra schedina. 1, X o 2 per Base 96 Seveso-Saronno? (domenica, ore 14:30)
“1”.
Cinisello-Rhodense? (domenica, ore 14:30)
“2”.
Ispra-Casteggio? (domenica, ore 14:30)
“1”.
Legnano-Sedriano? (domenica, ore 20:30)
“X”.
Lentatese-Vergiatese? (domenica, ore 14:30)
“2”.
Mariano-Robbio Libertas? (domenica, ore 14:30)
“1”.
Meda-Caronnese? (domenica, ore 14:30)
“2”.
Pavia-Solbiatese? (domencia, ore 14:30)
“X”.
Sestese-Ardor Lazzate? (domenica, ore 14:30)
“2”.
Silvia Alabardi
(foto di Elisa Cornelli)