C’è tanto lavoro da fare, si sapeva, e i World Games l’hanno confermato: l’Italia chiude all’ottavo posto la rassegna cinese di Chengdu raccogliendo un en plein di sconfitte, ma anche segnali incoraggianti da coltivare in vista dei prossimi appuntamenti internazionali. Dopo il ko all’esordio contro la Gran Bretagna (arrivato al termine di una partita comunque ben giocata), le Azzurre si sono arrese alle campionesse del Messico (l’unico touchdown italiano ha portato la firma della Skorpions Varese Aleksandra Radisavliejvic) e al Giappone. Super partita ai quarti di finale contro gli USA, ma la squadra più forte al mondo ha fatto valere la sua legge, cui ha fatto seguito un altro grandissimo match contro la Gran Bretagna perso solo all’overtime.

Nella finale per il 7°/8° posto l’Italia ha pagato le fatiche dei giorni precedenti e il Giappone ha avuto gioco facile nell’imporsi 33-0 in una gara mai realmente in discussione. La partecipazione ai World Games, arrivata in extremis a seguito della rinuncia della Spagna, ha comunque permesso all’Italia di confrontarsi con realtà di primo piano del flag football: dal Messico (fresco campione dei World Games dopo una storica vittoria per 26 a 21 sugli Stati Uniti) al Giappone, passando per la Gran Bretagna (Campione d’Europa in carica), senza dimenticare il super scoglio USA. Realtà nelle quali il flag football gode di programmi consolidati, strutture universitarie, professionisti dedicati e investimenti importanti. In Italia, questo percorso è appena cominciato: ci vorrà tempo, lavoro e determinazione per colmare il divario, ma il confronto diretto è parte indispensabile del processo di crescita.

Orgoglio, sacrificio e rispetto

Le Azzurre che hanno preso parte a questo torneo sono atlete non professioniste, che hanno investito tempo, energie e risorse personali per rappresentare il nostro Paese. Hanno rinunciato alle ferie, affrontato viaggi e allenamenti impegnativi, spinto i propri limiti con passione e spirito di squadra. Il rispetto per il loro impegno è doveroso, sempre e comunque. Perché anche le sconfitte, se vissute con consapevolezza, possono trasformarsi in opportunità. E se si impara qualcosa, non si torna mai a mani vuote.

Verso gli Europei: la vera sfida

I World Games si chiudono, ma il percorso dell’Italia prosegue. A fine settembre, infatti, si disputeranno a Parigi gli Europei 2025, vera tappa cruciale della stagione. In palio c’è la qualificazione ai Campionati del Mondo 2026 e per ottenerla sarà necessario classificarsi tra le prime sei nazioni del continente. Sarà fondamentale ritrovare morale, fiducia e coesione, elementi indispensabili per affrontare al meglio questa nuova sfida e dimostrare, ancora una volta, di meritare il proprio posto tra le grandi del flag football internazionale.

I RISULTATI

Giovedì, 14 agosto
Gran Bretagna vs Italia 26-13
Venerdì 15 agosto 
Messico vs Italia 46-7
Giappone vs Italia 33-6
Sabato 16 agosto
USA vs Italia 33-12
Italia vs Gran Bretagna 28-35
Domenica 17 agosto
Giappone vs Italia 33-0

IL CAMMINO AZZURRO

Gran Bretagna vs Italia 26-13
Erano partite bene le Azzurre, bloccando le inglesi nel primo drive offensivo e andando a segno per prime con Giada Zocca, che riceve in endzone il lancio preciso di Carolina Sgroi. Margherita Germinetti trasforma da un punto e il punteggio si sblocca: 7-0 per l’Italia. Il pareggio della Gran Bretagna non si fa però attendere, sfruttando il gran braccio della loro QB e le ottime mani delle atletiche WR a roster: 7-7. Il sorpasso delle inglesi arriva poco prima dell’half time, con le difese che fino a quel momento avevano preso in mano le redini della partita. Le squadre vanno all’intervallo sul 13 a 7 per la Gran Bretagna, che sbaglia la trasformazione, e poi subisce anche l’intercetto di Renate Jirjena (tra le migliori in campo questa mattina).
L’Italia pareggia in apertura di secondo tempo, ancora con Zocca, dopo aver macinato tutto il campo con calma ed efficacia. Anche in questo caso, però, la trasformazione non va a buon fine: 13-13. I due team si fronteggiano ad armi pari: più tecniche le azzurre, più rapide le inglesi, che tengono pochissimo l’attacco in campo optando per un gioco aereo orientato al profondo. A poco più di 10 minuti dalla fine della partita, l’episodio che spariglia le carte: Carolina Sgroi viene intercettata, la Gran Bretagna ne approfitta per tornare subito in vantaggio e da qui in avanti l’inerzia si sposta definitivamente dalla parte delle nostre avversarie, con le Azzurre che non riescono più ad avanzare con regolarità ed efficacia, mancando ogni opportunità per riagganciare la partita. 

Messico vs Italia: 46-7
Contro le campionesse in carica dei World Games, e formazione tra le più forti e spettacolari del panorama internazionale, l’Italia è riuscita a contenere le avversarie per un tempo, chiudendo il primo parziale sul 14 a 0, riuscendo anche a mettere a segno un intercetto su Diana Flores (tra le giocatrici più iconiche di questo sport a livello mondiale) con Carola Bianchelli.
Nella ripresa, però, le messicane hanno dilagato, mostrando un gioco esplosivo, dinamico e perfettamente orchestrato in ogni zona del campo. Il touchdown della bandiera per l’Italia arriva con la ricezione in endzone di Alessandra Radisavljevic, seguita dalla trasformazione da un punto di Giorgia Pastori. Finisce 46 a 7.

Giappone vs Italia: 33-6
Nell’ultima partita del girone (le 11:30 in Italia), contro il Giappone, le Azzurre avevano l’obbligo di vincere per evitare l’ultimo posto nel girone e l’incrocio immediato con la corazzata USA. Ma la stanchezza e la forza delle avversarie si sono fatte sentire sin da subito. Le giapponesi, dinamiche e precise, sono andate a segno in quasi ogni drive offensivo, mettendo in grande difficoltà l’Italia sia in attacco che in difesa.Il touchdown azzurro arriva solo allo scadere, con una ricezione di Giada Zocca, ma senza trasformazione. Risultato finale: 33 a 6.

USA vs Italia: 33-12
Contro la squadra più forte del mondo, l’Italia ha messo in campo determinazione e grinta, riuscendo nella ripresa a contenere le americane e a mettere a segno due touchdown, firmati da Alice Fimiani e Carolina Sgroi.
Un risultato mai in discussione (33 a 12), ma una prestazione che lascia segnali incoraggianti sul piano dell’atteggiamento e della fiducia, specie per quanto mostrato nel secondo tempo.

Italia vs Gran Bretagna: 28-35 (OT)
La risposta più bella è arrivata poche ore dopo, nella sfida contro la Gran Bretagna. Dopo la sconfitta all’esordio, le Azzurre hanno giocato una partita di altissimo livello, ribattendo colpo su colpo alle britanniche e trascinando la gara ai supplementari sul 28 pari. Il touchdown decisivo delle inglesi ha fissato il punteggio sul 35 a 28, ma resta la consapevolezza di aver giocato alla pari contro le Campionesse d’Europa, dimostrando qualità, coesione e spirito di squadra. Una prestazione che rilancia il morale del gruppo e conferma la crescita della formazione guidata da coach Tommaso Monardi. Per l’Italia a segno Giada Zocca, Carolina Sgroi e due volte Alessandra Radisavljevic.

Giappone vs Italia 33-0
Sfida mai in discussione. Probabilmente a pesare è stata anche la durissima sfida del giorno precedente contro la Gran Bretagna, persa soltanto ai supplementari e combattuta fino all’ultimo secondo. Una battaglia che ha prosciugato ogni energia, fisica e mentale, lasciando poche forze per affrontare un’altra formazione ben organizzata e rapida come quella giapponese.

Redazione
Foto Ernesto Campuzano

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