Ci sono un toscano, un croato e un camerunense. Nella barzelletta, però, il toscano non ha nessuna intenzione di finirci e nel post partita attacca arbitraggio e circostanze avverse. Il toscano è, ovviamente, Marcello Montanari a cui non è andato giù il rigore che ha indirizzato il match: “Ho visto un allenatore che protestava faccia a faccia con l’arbitro e dopo un minuto è stato fischiato il penalty. Anche sul raddoppio c’era un fuorigioco evidente”. Tutta lì la gara? “E’ vero, abbiamo creato poco ma fino al loro vantaggio la partita era stata equilibrata”. Interrogato sulla difficoltà di rendersi pericolosi e sul peso dell’assenza di Palumbo, il tecnico tigrotto riavvolge il nastro: “Siamo stati condannati da un rigore regalato, il resto è venuto per conseguenza”.
La stoccata non punge il croato Juric che, anzi, raccoglie l’assist con il necessario spirito: “Lo prendo come un complimento. Qui a Mantova dobbiamo mettere pressione facendo capire che siamo tosti. Tra l’altro il rigore mi dicono fosse netto”. Lo spirito della squadra è stato il valore aggiunto dei virgiliani: “Devo ringraziare i miei ragazzi: hanno dato tutto”.
A chiudere il terzetto di cui sopra, l’ex Crotone Beleck che ha sigillato la serata con il destro del 2-0: “Un gol dedicato a mia mamma”. Incombenze familiari a parte, spicca l’ispirazione del camerunense: “Il mio idolo? Sicuramente Eto’o”.
Come dire, buona fortuna! La faccia della delusione è tutta sotto il ciuffo ribelle di Guglielmotti: “Il rigore non c’era assolutamente. Ho preso la palla con il fianco, sotto l’ascella. L’arbitro mi ha detto di riguardare le immagini. Sono proprio curioso”. Copione analogo anche sul raddoppio: “Ho sbagliato il rinvio ma Beleck era in fuorigioco”. Una riflessione sulla timidezza tigrotta andrebbe comunque abbozzata: “E’ stata una gara complessa. Non riuscivamo a salire sugli esterni. Difficile capire cosa non abbia funzionato”. A due terzi abbondanti di stagione non è più tempo di dubbi. Servono soluzioni.
Giovanni Castiglioni
