Se in casa Pallacanestro Varese non si può parlare di una stagione esaltante (ieri contro Trento è arrivato la quinta sconfitta consecutiva, la quattordicesima in venti partite), nel Consorzio “Varese nel Cuore” le cose vanno bene. Anzi, benissimo.
Questo è quanto emerso oggi pomeriggio nella sede della società di Piazza Montegrappa dove il Presidente Alberto Castelli ed i suoi collaboratori, Andrea Crocella, Fabrizio Fiorini, Ilaria Angelo, Marcello Laudi, Massimo Carta ed Antonello Leccese, hanno parlato a ruota libera non solo del mondo Openjobmetis, inteso come squadra, ma anche di tutto ciò che riguarda “Varese nel Cuore”.

«Quando abbiamo cominciato questa avventura lo scorso novembre -ha affermato Castelli- mai avremmo pensato che sarebbe stata così tanto impegnativa. Eppure le cose stanno andando molto bene. Il Consorzio è vivo e vegeto e lavora quotidianamente per portare a termine gli obiettivi prefissati indipendentemente da ciò che concerne l’aspetto sportivo. Anzi, l’esistenza di “Varese nel Cuore”, attività funzionale alla Pallacanestro Varese ma diversa, non dipende in alcun modo dai buoni o cattivi risultati della squadra ed il motivo è presto detto: la smisurata passione per la Pallacanestro Varese che nemmeno in un’annata fatta più di bassi che di alti può essere scalfita».

«Senza passione non si va da nessuna parte -gli ha fatto eco Andrea Crocella, vicepresidente del Consorzio insieme a Fabrizio Fiorini- ed è questa una delle vere differenze rispetto al passato quando “Varese nel Cuore” era sì costituito da più consorziati (una settantina rispetto alla cinquantina di ora, ndr), molti dei quali, però, spinti più da interessi economici che da altro. Non vogliamo promettere un Consorzio costituito da tante aziende, ma possiamo assicurare che tutti coloro che vi aderiranno saranno spinti dall’amore nei confronti della Pallacanestro Varese. Il recente ingresso di Tigros, rappresentato da Paolo Orrigoni, va proprio in questa direzione, anche se siamo fiduciosi che da aprile potremo annunciare nuovi proprietari».

Tanti i progetti in via di definizione, «a cominciare da una collaborazione con altre società sportive varesine che andranno a creare, insieme a Pallacanestro Varese, un bacino di giocatori di “casa nostra” sul quale fare affidamento. Progetto ambizioso, complicato ed orientato al futuro, ma sul quale poniamo estrema fiducia anche perché punta a creare vantaggi per tutti».

Vantaggi che può creare anche un “giusto utilizzo” di una «risorsa come Gianmarco Pozzecco, una icona non solo di Varese ma di tutto il basket italiano. Il fatto che sia rimasto in società dopo le dimissioni da capo allenatore non può che renderci estremamente felici ed orgogliosi. Per quanto riguarda Cecco Vescovi -ha concluso Castelli- ci tengo a ringraziarlo al pari di Michele Lo Nero perché hanno salvato la Pallacanestro Varese. Insieme a loro ringrazio vivamente Stefano Coppa, e con lui tutto il CDA della Openjobmetis, che sta affrontando una situazione estremamente pesante con una passione quasi irrazionale, mettendo in tutto ciò che fa un impegno encomiabile».

Marco Gandini