È il giorno di Antero Lehto in casa Pallacanestro Varese che dopo l’allenamento mattutino si è ufficialmente presentato alla stampa. Sarà lui il vice di Maynor; lui, che alle spalle ha grande esperienza ma solo circoscritta al campionato finlandese, proverà a dare il suo contributo per dare una sterzata decisiva alla stagione della Openjobmetis, squadra alla disperata ricerca di punti salvezza dopo il ko contro Trento.

«Come prima cosa ci tengo a ringraziare la società per avermi cercato e voluto fortemente -ha spiegato il neoacquisto biancorosso- Sono estremamente felice di giocare con questi compagni, alcuni dei quali forti ed importanti. So che dal punto di vista dei risultati stiamo faticando, ma ne usciremo tutti insieme. In secondo luogo ringrazio la mia vecchia società, il Tampere, perché nonostante il contratto che mi legava, mi ha dato l’opportunità di cimentarmi in questa nuova esperienza».

Quali sono le tue caratteristiche principali?
«Posso giocare sia da playmaker che da guardia; in ogni mia giocata cerco di mettere energia e rapidità su entrambi i lati del campo, soprattutto in difesa. Ho molto da imparare perché il livello al quale sono abituato è completamente diverso, ma sono pronto a crescere. In questi pochi giorni di allenamento ho conosciuto coach Caja, tecnico old school, nel senso positivo del termine, che vuole avere tutto sotto controllo, anche le cose più piccole».

L’ultimo finlandese a Varese era Teemu Rannikko che ha anche giocato al tuo fianco. Ti sei confrontato con lui?
«Ho parlato molto con lui perché so l’importanza che ha avuto in questa società. Per Varese ha speso solo belle parole non solo per quel che riguarda l’aspetto sportivo ma anche quello organizzativo. In questi primi giorni ho avuto modo di verificare che ciò che mi ha raccontato è assolutamente vero. In passato avevo avuto altre possibilità di fare un’esperienza all’estero, ma non si era mai concretizzato nulla».

Lontano dal parquet che tipo sei?
«Sono tranquillo. Il mio tempo libero lo passo con la moglie e la figlia. Quando posso invece mi guardo le partite di hockey su ghiaccio della mia città. Sono un grande tifoso del Tampere».

Marco Gandini