Tappa a Varese per “Regoliamoci. Le regole del gioco pulito”. Di cosa si tratta? Di un progetto realizzato dalla Lega Serie B insieme a Sportradar, società leader nell’analisi dei flussi di scommesse e nella lotta al match-fixing, con il contributo dell’Istituto per il Credito Sportivo, per combattere le frodi sportive utilizzando le armi della conoscenza e della ROB_5512formazione. Quello di “Regoliamoci” è un vero e proprio tuor che oggi è sbarcato nella Città Giardino. All’Hotel Relas di Varese l’intera giornata è stata dedicata al tema. Al mattino è toccato a prima squadra, staff tecnico e dirigenza, mentre nel pomeriggio sono stati coinvolti i giovani di Primavera. Si è discusso dei possibili tentativi di frode, dei rischi di un eventuale coinvolgimento diretto, delle tecniche che le organizzazioni criminali utilizzano per avvicinare i tesserati; insomma, una vera e propria lezione di “autodifesa” resa ancora più efficace grazie alla visione e all’analisi di episodi realmente accaduti.

Il progetto Regoliamoci è organizzato e coordinato da Gianluigi Pocchi, responsabile delle attività di Integrity della Lega Serie B: “Il nostro percorso è iniziato a Bari. Andiamo a far visita a tutte le realtà di Serie B e promuoviamo il gioco pulito. I giocatori non devono allenarsi solo a livello fisico, ma devono anche aumentare le loro conoscenze sul tema avendo chiare le regole e le conseguenze del non rispettarle”.

Il centro di analisi di Sportradar a Londra analizza oltre 5 miliardi di dati su base giornaliera, incrociando i flussi di scommesse con migliaia di dati sportivi e generando i report dettagliati su tutte le partite di Serie B e A dei 54 Paesi UEFA. Seduto al tavolo dei relatori in rappresentanza di questa azienda c’era l’avvocato Marcello Presilla: “Se il calcio è truccado perde di credibilità e di conseguenza diminuisce il valore economico. Gli sponsor si allontanano e gli stadi si svuotano; e ciò è quello che è successo negli ultimi anni”.
blitz1507A supportare il lavoro di educazione e contrasto al match fixing per giocatori e dirigenza, l’avvocato Guido Camera, legale che assiste la Lega Serie B, quale parte lesa, nei procedimenti penali di Cremona, Bari e Napoli; e l’Istituto di Credito Sportivo, presente con il coordinatore marketing Alessandro Bolis, che ha scelto di appoggiare le attività formative dimostrando grande fiducia nel progetto.
Questo il commento di Giuseppe D’Aniello, dg del Varese: “Ringrazio gli amici della Lega. Il Varese è sempre stato sensibile a questo tema. Siamo una delle prime società ad aver introdotto il codice etico firmato da tutti i calciatori che hanno a disposizione una consulenza legale come guida. Sono contento di aver visto i calciatori molto curiosi e interessati. Tre anni fa siamo stati vittime di penalizzazione per la vicenza Pesoli. Quindi conosciamo bene il tema. Personalmente rivedrei la responsabilità oggettiva”.
Elisa Cascioli