La prima volta ha sempre un sapore particolare. Anche se alle spalle hai 25 anni di onorata carriera. Lo sa bene Attilio Caja che domenica esordirà sulla panchina biancorossa a Masnago per la gara della sua Openjobmetis contro Roma. Match “da vincere” per la squadra biancorossa che può sfruttare il fattore casalingo per ritrovare un successo che manca ormai da cinque turni.

«Non mi vergogno di ammettere che sono molto emozionato -afferma il tecnico biancorosso- e sarebbe impossibile non esserlo. La componente emotiva fa parte dello sport, il nostro in particolare, e non capita tutti i giorni di esordire su una panchina così prestigiosa in un palazzo la cui storia parla da sola. Cosa chiedo al pubblico? Quello che c’è sempre stato, ossia grande partecipazione anche se, ovviamente, dobbiamo meritarcela. Dobbiamo essere in grado di creare con i tifosi una sinergia per fare una bella figura e per dare soddisfazione a coloro che mi danno fiducia e che ancora credono in noi».Attilio Caja

«Avendo giocato lunedì -prosegue il tecnico analizzando il match-, è stata una settimana di allenamenti corta, nel corso della quale abbiamo fatto una migliore conoscenza delle situazioni di gioco, in particolare quelle nelle quali avevamo più “pasticciato” contro Trento, come ad esempio la gestione dei palloni in zona offensiva. La cosa positiva, però, è che anche in questi giorni c’è stata grande partecipazione da parte dei giocatori; si sono mostrati carichi e vogliosi e questo mi dà fiducia. Non c’è tristezza o delusione per ciò che stiamo vivendo, bensì voglia di fare bene».

Che gara sarà?
«Affrontiamo l’Acea, squadra che, come noi, sta vivendo un periodo sfortunato; vale molto più della classifica che ha e il suo cammino in EuroCup, competizione che ne esalta le caratteristiche fisiche, lo dimostra. È allenata molto bene, sa quello che deve fare e in difesa concede pochissimo. Dovremo essere bravi ad affrontare i giallorossi con ritmo ed aggressività, mettendo grande energia su ogni zona del parquet, soprattutto dal perimetro e in fase di transizione».

Ci sarà anche l’esordio di Lehto. Cosa può dare il suo innesto considerando anche l’assenza di Rautins?
«Come prima cosa, non da poco, farà rifiatare Maynor. In più può mettere a disposizione energia e rapidità su entrambi i lati del campo, soprattutto in difesa. In questi pochi giorni di lavoro abbiamo provato a farlo ambientare il meglio possibile ed abbiamo visto le sue qualità. Sono certo che ci sarà molto utile».

Marco Gandini