Vigilia di partenza, antivigilia della delicata sfida contro la Dinamo Mosca. E’ con la consapevolezza dell’avvicinarsi di una gara fondamentale per la stagione che la Unendo Yamamay Busto Arsizio affronta la doppia seduta di allenamento odierna (più tre quarti d’ora di video), nell’ultimo giorno di lavoro in terra italiana. Domani mattina alle ore 7.15, infatti, Marcon e compagne voleranno in direzione Mosca (via Vienna, dove è previsto uno scalo) e domani sera dalle 20.30 alle 22 locali, ossia dalle 18.30 alle 20 italiane, assaggeranno il taraflex della Druzhba, l’impianto da gioco della Dinamo dove giovedì alle ore 16.30 in Italia inizierà il match di ritorno dei playoff 6 di Champions League (diretta su laola.tv).
Le biancorosse hanno dalla loro la vittoria della partita di andata di giovedì scorso; il bel 3-0 rifilato alle russe, però, non basta per staccare il pass per Stettino, in Polonia, sede delle Final Four di Champions League (4-5 aprile). Per ottenere la seconda qualificazione alle fasi finali in tre anni di partecipazione alla massima competizione europea, la UYBA dovrà vincere almeno due set; in caso di ko per 3-0 o per 3-1 si procederà con il golden set.
A parlare a poche ore dall’imbarco per Mosca è il vice coach Marco Musso: “Quella di giovedì è una finale, una partita che potrebbe diventare storica sia per la società, sia per diverse nostre giocatrici, per la prima volta in campo a così alti livelli. Abbiamo già dimostrato di saperci rialzare dopo sconfitte anche pesanti, e questo è il nostro intento dopo il match perso domenica contro Bergamo. Andiamo a Mosca non per giocarci solamente i 2 set che ci basterebbero per passare il turno, ma per giocare tutta la partita e per vincerla. Bastano due set è vero, ma due set su tre non sono facili da raggiungere. Dovremo avere lo spirito e l’aggressività di chi ha voglia e di chi sa che un obiettivo come quello che ci pone davanti non si ripete tutti i giorni. In poche parole: dovremo andare a Mosca con gli occhi iniettati di sangue“.
Ci vuole, dunque, quella rabbia e quella determinazione che sono mancate nella sconfitta casalinga di domenica sera contro la Foppapedretti Bergamo. In palio c’è un traguardo troppo importante, che potrebbe dare ulteriore lustro internazionale alla società e anche alle stesse giocatrici.

Laura Paganini
(foto Gabriele Alemani http://www.volleybusto.com/)