Pierpaolo Cassarà è colui che ieri, nell’ultimo giorno disponibile, ha permesso al Varese di pagare le ritenute Irpef e ha evitato ai biancorossi due ulteriori punti di penalizzazione in classifica ed è da oggi anche il nuovo presidente del club di via Manin. “E’ lui che ieri è corso in aiuto del Varese – spiega Giuseppe D’Aniello, il direttore generale biancorosso durante la conferenza stampa che si è tenuta questa mattina in sede -. E’ stato Papini, suo amico da lungo corso, a proporre il nome del professor Cassarà; siamo stati nel suo studio e in poco più di un’ora si è trovato un accordo per ottemperare al meglio alla scadenza di ieri. Il suo intervento è stato vitale perché altri due punti di penalizzazione avrebbero spento forse l’ultima fiammella di speranza per quanto riguarda la salvezza. Quello che Cassarà ha voluto dare è un segnale forte di una persona che tiene alle sorti del Varese Calcio”.

CassaràLa parola è passata subito allo stesso Cassarà che ha spiegato i motivi della sua scelta di intervenire a favore del club varesino: “Ho semplicemente ascoltato la voce di un amico che mi ha chiesto aiuto. Non sono un uomo che si spaventa davanti alle difficoltà, non sono abituato alle operazioni semplici o facili ed è nelle difficoltà che ci si trova ad aguzzare ingegno e volontà. Non sono nemmeno un paperone, ma solo una persona dotata di ampio senso civico e che ha voluto dare un piccolo segnale. Mi piacerebbe che altri privati come me cogliessero quello che ho colto io, questi valori veri che vedo io in questa società”.

Quali sono i suoi obiettivi? “Voglio dare garantire continuità e conservazione, voglio riportare tutti alla normale tranquillità. Il mio compito è quello di traghettare e rivitalizzare la squadra e la società che ha nel colore rosso l’energia e la forza, elementi necessari per superare i momenti difficili. Non vado a caccia del finanziere che arriva con i soldi, quello è il mezzo, io voglio partire dai valori, dai tifosi che incitano la squadra e dai giocatori che devono dare il massimo in campo. Tra poco andrò proprio a parlare con loro: voglio conoscerli uno a uno e voglio motivarli perché hanno grande potenziale. Lunedì devono fare il loro dovere e la vittoria sarebbe un segnale importante che trasmetterebbe carica a tutto l’ambiente”.

Come accennato in apertura da D’Aniello, Cassarà ricoprirà da oggi il ruolo di presidente  del Varese 1910, una casella rimasta vuota dopo le dimissioni di Laurenza. “Laurenza – puntualizza D’Aniello – sarà sempre il proprietario dell’83% delle quote, resterà l’azionista di maggioranza, ma la presidenza del consiglio di amministrazione passa a Cassarà. Vitiello sarà vicepresidente così come Papini che sarà vicepresidente esecutivo con delega alla parte sportiva e coordinerà i rapporti con la squadra e con il tecnico”. Parlando di cifre, D’Aniello aggiunge: “Cassarà ha messo 170 dei 178 mila euro necessari ad adempiere alla scadenza, i rimanenti 8 mila euro li ha versati il Varese stesso. Rimangono comunque due i nostri traguardi: la salvezza sul campo e quella finanziaria con parallela la costruzione dello stadio. Non riesco a capire il disfattismo che si respira ultimamente, noi abbiamo l’obbligo di crederci fino alla fine per riuscire a portare a termine ogni nostro piano. Giovedì incontreremo anche il presidente della Lega di Serie B, Abodi, insieme al sindaco Fontana per portare avanti questo progetto finanziario ma anche strutturale. I milioni di debiti ci sono ancora ma si stanno muovendo le acque e l’impegno per trovare qualcuno c’è e ci sarà. Il discorso sullo stadio è propedeutico perché la costruzione crea interesse e porta imprenditori, non deve essere un peso”.

Guardando al curriculum del neo presidente, il professore: “in questo momento h incarichi plurimi in diversi settori e attualmente insegno Etica del diritto all’Università dell’Insubria e risiedo nella Città Giardino da sei anni. Sono venuto a vedere la partita interna con il Livorno e lunedì credo proprio che l’esito sarà diverso. Ho fiducia nella squadra che spingo verso il bene”.

Laura Paganini