Il sorriso e la determinazione erano i suoi tratti distintivi. E con questi aveva affrontato tutte le battaglie della vita. Quelle contro gli avversari sportivi sul campo e quella meno leale contro la malattia fuori. Purtroppo, con quest’ultima non c’è stato nulla da fare e Vincenzo Cosco si è spento ieri a Larino dove stava combattendo la sua ultima sfida.
Tecnico della Pro Patria nella sfortunata stagione 2009/2010 (era subentrato a Manari prima di essere a sua volta sollevato dall’incarico nella contraddittoria gestione Tesoro), era nato a Santa Croce di Magliano nel suo Molise il 12 gennaio 1964. In questa stagione aveva dovuto abbandonare due volte la panchina della Torres per poter far fronte ai problemi di salute. Seppur in pochi mesi di permanenza a Busto la sua carica di umanità aveva conquistato tutti grazie al gergo inconfondibile (rese celebri “sterzate, preventive e cancelletti” durante gli allenamenti) e alla passione per la letteratura di Paulo Coelho (a Natale 2009 regalò alla squadra il “Manuale del guerriero della luce”, sua bussola spirituale). La sua scomparsa priva il mondo del calcio di un apprezzato professionista e di un uomo di grande spessore.

Giovanni Castiglioni