Ultimo atto di stagione in casa Openjobmetis Varese con il presidente Stefano Coppa che questa mattina ha voluto chiudere definitivamente l’anno con una conferenza stampa di riepilogo del campionato appena trascorso, conclusosi con il ko contro Avellino, dando le prime indicazioni sulla compagine biancorossa che verrà.Pozzecco, Coppa e Ferraiolo

«Credo che fosse corretto e giusto nei confronti di tutti fare questa conferenza stampa su quello che è stato e che sarà -”attacca” il Presidente-. Quella appena trascorsa è stata una stagione che non dimenticheremo; inizio entusiasmante salvo poi una serie di eventi che l’hanno complicata. A partire dal discorso infortuni; abbiamo avuto le gravi situazioni di Kangur e Diawara, mai tornati sui livelli di inizio stagione, per non parlare di quello successo a Rautins, che ha vissuto un periodo decisamente faticoso. Abbiamo commesso tanti errori dai quali, però, abbiamo capito tante cose che, ne sono sicuro, ci saranno utili per il futuro. Dal punto di vista degli sponsor siamo cresciuti benissimo: abbiamo avuto numerosi ingressi mentre la partnership con Openjobmetis, con la quale abbiamo intrapreso un percorso di crescita congiunto, si è rivelata vincente. A tal proposito ringrazio Rosario Rasizza per le belle parole spese per me e la società. Sono d’accordo con lui sul fatto di volere di più, soprattutto dal punto di vista del marketing. Noi stessi lo vogliamo e ci stiamo adoperando con una serie di iniziative per crescere ulteriormente. Le mie dimissioni? Non ho mai detto che avrei lasciato in caso di mancati playoff; ho detto che avrei rimesso il mio mandato al CDA, cosa che ho fatto a marzo. La società, però, mi ha dato fiducia e salvo problemi resterò in carica fino alla fine del mio mandato che sarà il 30 giugno 2016».

Parliamo del passato: vicenda Vescovi-Pozzecco.
«Cecco ha deciso di dare dimissioni perché non c’era più armonia. Credetemi, ho fatto di tutto pur di fargli cambiare idea, ma alla fine non ci ha lasciato altra scelta. A quel punto abbiamo appoggiato ulteriormente le scelte di Pozzecco, accettando ogni sua scelta. Dopo l’amichevole a Casale ha capito che era il momento di lasciare per il bene della società. Allora ho scelto Caja, presentandolo al CDA. Abbiamo parlato di tutto ciò di cui aveva bisogno chiarendo anche la situazione di Pozzecco, che si è rivelato una figura utile e non ingombrante. Siamo arrivati a pochi passi dal burrone, ma alla fine siamo riusciti a salvarci. E di questo ringrazio sia Cecco e Pozzecco, oltre che, ovviamente, Caja che ha raggiunto risultati ottimi con un livello di gioco sorprendente».

Futuro.
«Lo vedo roseo. Con la maggior parte degli sponsor abbiamo già degli accordi di massima, motivo per il quale il budget previsto dovrebbe essere in crescita rispetto agli ultimi anni. Il primo passo sarà la scelta del direttore sportivo che, mi auguro, riusciremo a fare nei prossimi dieci-quindici giorni. Ho parlato con sette persone, non solo i due che circolano sui giornali. E comunque non ne farei una mera questione di nomi. Abbiamo bisogno di una figura che sposi il nostro progetto in tutto e per tutto; a lui offriremo un contratto medio-lungo. Soluzioni interne? Max Ferraiuolo è stato unico quest’anno, ma abbiamo bisogno di gerarchie e comunque la figura di Cecco andrà sostituita. con il nuovo DS sceglieremo l’allenatore, con Caja che, per ovvie ragioni, partirà in pole position su tutti. Successivamente capiremo se la formula del 5+5 (5 italiani e 5 stranieri di qualsiasi nazionalità, ndr) sia fattibile oppure no. Non deve essere una cosa obbligatoria, si tratta semplicemente di una ipotesi che vogliamo percorrere. Se non ci saranno le condizioni faremo altre scelte».

Stefano CoppaSettore giovanile.
«Investiremo molto di più, con la creazione di una palestra. Vogliamo farli crescere non solo dal punto di vista fisico-tecnico, ma anche sotto l’aspetto mentale, creando un alto livello di leadership. Proveremo a riallacciare i rapporti con le società amiche per permettere ai ragazzi della nostra provincia di diventare veri e propri giocatori. Legnano? Ha un ottimo settore giovanile . Non escludo che si possano trovare soluzioni, ma al momento non ho mai intavolato nulla con loro. Il ruolo di Pozzecco? Ancora da valutare, ma cercheremo di trovare una soluzione che sia congeniale ed entrambi».

Una considerazioni sui giocatori di quest’anno?
«Non mi permetto di giudicarli dal punto di vista tecnico. Posso dire però che quelli che hanno finito la stagione sono umanamente impeccabili. Gli elementi che erano fuori dal coro sono stati mandati via; in risposta il gruppo si è unito e questa coesione è stata la vera forza dell’ultimo periodo. Una considerazione su Maynor: è stato uno dei migliori giocatori che ho visto al palazzetto. Ci serva da lezione, perché certe scelte cercheremo di farle un po’ prima. Più coesi saremo, meglio sarà. Per tutti».

«L’anno prossimo –dice concludendo Coppa– non sarà un anno zero, anzi. Sarà il settantesimo e per questo dovremo fare qualcosa in più per onorare questa società i cui tifosi mi hanno letteralmente commosso per l’attaccamento dimostrato in un anno difficile come quello appena trascorso. Dovremo essere impeccabili anche e soprattutto per loro».

Marco Gandini