Dice che l’importante, dopo un k.o. di quelli che fanno davvero male, è rialzarsi e riprendere a combattere. Dice, e ribadisce con forza Andrea Manetta, assistente di coach Fabrizio Garbosi al 7Basket 7 Laghi Gazzada, che contro Sant’Arcangelo se n’è andato solo il primo round della serie…
“Giù il cappello davanti ai romagnoli che – riconosce Manetta -, sabato scorso hanno meritato di vincere perchè si sono dimostrati meglio in tutto: tecnicamente, tatticamente e mentalmente. Però, è altrettanto vero che questa superiorità, se comparata alla nostra serata-no, ha comunque prodotto un successo risicato (72-79 alla fine, ma 72-76 ad una manciata di secondi dalla sirena ndr) ed un risultato che, al netto delle nostre mille manchevolezze, dice la mini-serie contro Sant’Arcangelo è ancora apertissima”.
Cosa dovrete fare in vista del ritorno previsto per sabato sera?
“Loro, tanto per cominciare – continua il giovane e brillante tecnico varesino -, ci hanno sorpresi con un atteggiamento molto aggressivo sui due lati del campo. In difesa ci hanno spesso tolto punti di riferimento ostacolando in continuità le iniziative di Spertini e Terzaghi (5/26 al tiro per i protagonisti della manovra offensiva gialloblu ndr), mentre in attacco ci hanno creato grandi difficoltà con le incursioni portate a buon fine prima dalla coppia Pesaresi-Saponi, poi dai vari Bedetti, Zannoni e Rinaldi. Di fatto, anche nei nostri momenti migliori, loro sono apparsi più lucidi e svelti nel riprendersi la partita fra le mani. Però, ripeto, si tratta solo della prima partita al termine della quale ci resta una chiara sensazione: pur avendo giocato male e tirato peggio, con troppi alti e bassi, siamo riusciti a tenere il match aperto fino alle battute finali. Quindi, banalizzando potrei dire che dovremmo semplicemente giocare meglio sui due lati del campo, ma comportarsi meglio sul parquet significa soprattutto mettere concentrazione assoluta sui dettagli che, tra squadre dai valori in equilibrio, scavano sempre la differenza….”.
Definisci meglio il significato di “dettagli”.
“Dettagli uguale a situazioni di gioco durante le quali ci siamo un po’ persi. Per esempio sulle rullate a canestro di Saponi; sui troppi contropiedi concessi; sul non essere stati capaci di sfruttare momenti potenzialmente vantaggiosi come i 4 falli di Bedetti; sull’aver perso le linee guida contro la loro pressione e su parecchie altre piccole cose che, messe insieme, hanno provocato la nostra sconfitta”.
Però, le note positive in casa Gazzada non sono mancate a cominciare dall’impatto di Moraghi il quale, pur sofferente per i guai al ginocchio, ha messo insieme una gara di buonissimo livello.
“Il recupero di Ale serve a dare morale e carica a tutto il gruppo che, ne siamo sicuri, ha capito gli errori e per gara-2 è certamente in grado di invertire la rotta. Moraghi ha fatto il suo e con un pizzico di salute in più potrà fare ancora meglio”.
Ultima chiave di lettura?
“Lavorare forte per limitare il loro atletismo che, sabato scorso, è stato un elemento determinante. Dovremo giocare con grande energia e pareggiare, anzi, cercare di superare la loro freschezza mentale e fisica. Non sarà facile, specialmente giocando fuori casa, ma se vogliamo puntare ancora alla promozione diretta, strade di mezzo – conclude Manetta -, non ne vedo”.

PLAYOFF DNC – QUARTO TURNO – 16 maggio ore 21
Sant’Arcangelo- 7 Laghi Gazzada
San Vendemiano-Trecate

CLASSIFICA
Sant’Arcangelo 6; 7 Laghi Gazzada 4; Trecate 2; San Vendemiano 0

Massimo Turconi