Sta per partire il terzo turno playoff anche per la prima e la seconda categoria. Tre le squadre del varesotto ancora in gioco per continuare a sognare, anche se quest’anno la battaglia è serratissima e lunga, visto che a differenza della passata stagione è previsto anche un 4° turno.
Ma andando con ordine la prima formazione a giocarsi il tutto per tutto sarà il Leggiuno di mister Bittoni. Domenica scorsa c’è voluta tutta la caparbietà di Fedele e compagni per aggirare l’ostacolo Cas, ma grazie al 1 a 0 firmato da un eterno Famulari, il sogno promozione non si è bruscamente interrotto. Ora è tempo di andare fuori confine visto che il sorteggio ha voluto che fossero gli ospiti ad ospitare questo match, e il viaggio prevede tappa a Muggiò dove a partire dalle ore 16 sarà battaglia senza esclusione di colpi. Ci si gioca il tutto per tutto, senza risultati a favore se non quello della vittoria. Nel caso di parità al termine dei 90 minuti regolamentari, spazio ai supplementari (2 tempi da 15’) e se nemmeno l’extra time dovesse essere sufficiente, ecco la lotteria dei rigori.
Non cambiano le modalità, né tantomeno l’orario, nemmeno in seconda categoria dove Belfortese e S. Luigi Albizzate cercheranno a tutti i costi di avere la meglio su Bonate 1951 e Molteno Calcio. I primi, dopo la rotonda vittoria sul Tre Valli per 4 a 0, andranno in terra bergamasca per cercare di strappare il pass per il 4° turno; ad Albizzate l’onore di giocarsela ancora una volta fra le mura amiche, con il pubblico che potrebbe essere davvero il dodicesimo uomo in campo, un po’ come successo sette giorni fa quando il successo è arrivato in rimonta sull’Itala. “Siamo sereni – commenta Simone Borrelli mister dell’Albizzate – sappiamo che è una finale e che ci giocheremo il tutto per tutto; abbiamo recuperato anche Massaro, uscito prematuramente dall’ultima sfida, ci siamo allenati bene e siamo tranquilli”. “Non conosciamo i nostri avversari – prosegue il tecnico – mi hanno detto che sono un’ottima squadra ma se siamo arrivati qui è perché lo meritiamo e non abbiamo nulla da temere. Comunque andrà nessuno ci toglierà i meriti per l’annata straordinaria che abbiamo fatto”.

Mariella Lamonica