Tra i tanti tifosi che questa sera saranno davanti alla televisione per assistere alla partita delle ragazze dell’ItalVolley impegnate nei quarti di finale contro la Corea del Sud, ce ne sarà uno speciale: si tratta di Giuseppe Bosetti, orgoglioso papà delle sorelle tradatesi Lucia e Caterina e in passato allenatore della nazionale di pallavolo femminile.
Cosa si prova ad avere due figlie che partecipano alle Olimpiadi?
“Sono molto emozionato nel vederle in campo in un contesto così importante. Pur essendo anch’io commissario tecnico, non riesco a guardarle come allenatore, ma le osservo sempre con occhi di padre e sono in ansia con loro e per loro durante tutte le partite”.
Le Olimpiadi sono un’esperienza unica sotto il profilo sportivo, ma arricchiscono anche dal punto di vista culturale e umano.
“Sì, sono contento che possano partecipare ad una Olimpiade, manifestazione che ritengo molto formativa, soprattutto per giocatrici giovani come Lucia e Caterina. Ogni giorno hanno l’opportunità di vivere la quotidianità del Villaggio Olimpico e di incontrare i più grandi campioni di tutte le discipline sportive provenienti da ogni parte del mondo. Questo contesto le starà aiutando certamente a crescere come atlete e anche come donne”.
Prima della partenza per Londra, qual era lo stato d’animo di Lucia e Caterina?
“Entrambe erano molto entusiaste di iniziare l’avventura olimpica e Caterina, in particolare, non vedeva l’ora. Lucia, invece, è già più abituata ai grandi palcoscenici e alle massime competizioni”.
Se questa sera, come ci auguriamo, le azzurre riusciranno ad accedere alla semifinale di giovedì 9 agosto, raggiungerà Lucia e Caterina a Londra?
“Sì, probabilmente assisterò alla loro partita facendo il tifo direttamente dalle tribune. Per ora non le sento spesso; preferisco lasciarle concentrate sulla competizione”.
Quali sensazioni ha per la partita di questa sera?
“Sarà una gara molto complicata perché la Corea del Sud è una squadra difficile da affrontare come, del resto, tutte le squadre asiatiche. Ne abbiamo avuto la riprova nel girone di qualificazione in cui abbiamo battuto senza poche difficoltà il Giappone. La Corea ha buone individualità e le azzurre dovranno essere brave ad arginare soprattutto le loro forti schiacciatrici”.
Sarà questa la chiave della partita secondo Bosetti che speriamo di risentire presto, magari quando Lucia e Caterina avranno al collo una medaglia.

Laura Paganini