Ad aggiungere ulteriore spezia alla sfida con il Lumezzane ci si è messo anche il giudice sportivo che, a compendio della gara di andata, ha inflitto 4 giornate ad Andrea D’Errico reo (secondo il dispositivo) di “comportamento reiteratamente irriguardoso nei confronti dell’arbitro, di un assistente arbitrale ed un addetto federale, e per aver pronunciato ripetute espressioni blasfeme”. Insomma, al “Tullio Saleri” il vero provocatore sarebbe stato Sua Intermittenza che chiude così alla sua maniera la disfunzionale esperienza in biancoblu. Dalla doppietta di Como al “o me o lui” (la seconda ovviamente) di Lulù Oliveira passando per lo strip post Venezia, Why always me? ha fatto parlare di sè quasi esclusivamente sul piano disciplinare. Ed è un peccato.
Ma non è tutto. Due giornate le ha infatti rimediate anche il vice Costantino Borneo, mentre il tecnico bresciano Paolo Nicolato (anche lui espulso dalla panchina) se l’è cavata con un’ammonizione. Due i turni di stop anche per Alimi, unico ad aver ricevuto il cartellino rosso in campo.
Nelle pagelle di sabato avevamo sintetizzato la direzione di Valerio Marini con “Un colpo al cerchio. E due alla botte”. Per chi avesse trovato oscuro il significato, è arrivata puntuale la spiegazione.

 Giovanni Castiglioni