Cento di questi anni! In realtà sarebbero “solo” 96 ma per chi si fosse chiesto quanto siano avanti i tifosi tigrotti, è giunta perentoria la risposta. Quattro anni esatti. Tanto ci separa dal secolo di storia biancoblu e tanto vuole impegnare un manipolo di Pro Patria addicted per preparare l’evento con largo anticipo ed autentica passione. E con il morbo della Tigre a rigorosa diagnosi medica.
Tutti attributi esibiti senza pudore in serata presso il Pro Patria Museum dove è stato tolto il velo alla neonata Associazione “100 anni di Pro”. L’ardito cimento ha come interpreti volti, nomi e cognomi di chiara fama nel mondo del tifo bustocco. A partire da Andrea Fazzari che, con il presidente e figlio d’arte Luca Calloni, Lele Magni e Lorenzo Pisani, ha fatto gli onori di casa nella sauna appositamente allestita nel Museo da lui stesso concepito. L’idea di fondo è tanto chiara quanto stimolante: accompagnare il quadriennio che ci attende con eventi che possano radicare ulteriormente l’amore per la maglia ed il blasone. Con testimonial di sicuro impatto come il decano dello “Speroni” Giannino Gallazzi e il grande ex Paolo Tramezzani che ha catturato l’attenzione con il consueto carisma: “Quando si arriva qui si azzera tutto. E’ da giorni che aspetto questo momento. E’ sempre un’emozione”.

Presente, in rappresentanza delle istituzioni, l’assessore alla partita (ed ex presidente biancoblu) Alberto Armiraglio oltre all’abituale schiera di glorie sempre giovani (Calloni, Amadeo, Ramella, Vecchio, Valtolina, Perfetti, Pocorobba ed altri ancora). Anche la Pro di oggi era debitamente rappresentata dal mister Marcello Montanari, dal vice Costantino Borneo, da Francesco Giorno e Marco Taino. Visi un po’ tirati e piva semi-bassa causa magone post playout ancora persistente. Già, perchè comunque la si giri, si torna sempre lì. Al futuro prossimo ancora tutto da decifrare.

Nelle more, si parte domenica con “Aperi100”, happening seral-pomeridiano organizzato dalle 16 alle 22 allo “Speroni”. Insomma, una Woodstock tigrotta per esorcizzare il Vietnam del dilettantismo. Tutto aspettando il centenario. Nella speranza che qualcuno non lo trasformi in Cent’anni di solitudine.

Giovanni Castiglioni