Robert Havlicek, lo storico coach della Pallamano Cassano, lascia il suo posto da allenatore. I motivi nelle parole di Massimo Petazzi sono esclusivamente di carattere economico. Al suo posto “per adesso sarà Davide Kolec” afferma il dirigente Petazzi.
L’allenatore croato era arrivato a Cassano Magnago come giocatore, un forte terzino, poi impiegato anche come allenatore in tutti i settori. Ieri pomeriggio al PalaTacca il saluto della società, dopo l’ultima amichevole della squadra di A1 maschile contro un team svizzero. I due capitani Montesano e Bagnaschi, della maschile e femminile, hanno regalato al coach una foto ricordo di squadra con firme e dediche. Un allenatore che rimarrà sempre nelle storia di Cassano e a lui è rivolta l’intervista di addio. 

Dopo 13 lunghi anni lasci Cassano…
“Sì, sono trascorsi 13 anni da quando sono arrivato qui a Cassano come giocatore inizialmente. Sono arrivato a gennaio del 2002 per volere di Massimo Petazzi in un momento in cui la prima squadra di A2 era in grande difficoltà, ultima in classifica, e ho dato un mano a risollevarne le sorti. Dopo è iniziata la mia carriera anche da allenatore, infatti giocavo e allenavo contemporaneamente. Seguivo tutte le giovanili maschili, under14-16-18 e allenavo l’A2, in cui militavo anche come giocatore. Dal 2006 ho terminato la mia carriera da giocatore e mi sono dedicato totalmente ad allenare. Oggi, dopo 8 anni da allenatore, lascio Cassano anche se ancora non me ne rendo conto”.

Ti aspettavi questa decisione da parte della società dopo i successi di quest’anno: terzi nei play off maschili e secondo posto nazionale per la femminile?
No, sinceramente no. So che in quanto allenatore il momento di lasciare la squadra sarebbe dovuto arrivare prima o poi, ma quest’anno sinceramente non me l’aspettavo. Forse me l’aspettavo di più l’anno scorso in cui i risultati non sono stati eccellenti visti i numerosissimi infortuni ai quali abbiamo dovuto far fronte.
Sono rimasto a disposizione della società anche per seguire solo la femminile, anche se io mi sono sempre concentrato sulla maschile.

Dopo tutti questi anni com’è il tuo rapporto con Cassano?
“Cassano Magnago è la mia seconda casa e sinceramente pensavo di rimanerci ancora per un bel po’ di tempo. Qui conosco tutti e mi sento a casa. Ho allenato e cresciuto tantissimi ragazzi, molti di loro li ho tolti dalla strada e mi hanno seguito in questo sport; abbiamo fatto un lavoro lungo e intenso di crescita. La maschile è la squadra che ho nel cuore ovviamente perché me ne sono sempre occupato”.

Quali sono i tuoi valori nella pallamano?
“I valori della pallamano sono tanti e sarebbe inutile elencarli tutti perché dovrebbero esserci tutti insieme e nel momento in cui ne manca uno, manca tutto. Un punto che mi preme moltissimo è l’unione di gruppo: se tante teste diventano una, allora la squadra è vincente. Io ho sempre cercato questo nelle mie squadre e soprattutto nei momenti di difficoltà che ci sono normalmente in un team, ho cercato di trovare l’unione, non solo tra i ragazzi ma anche con me”.

C’è qualcosa di cui sei amareggiato?
“Io sono una persona che fa molta autocritica, quindi in ogni situazione e in ogni momento ho cercato gli errori per migliorarmi. Senza sosta è giusto farsi autocritica, soprattutto nei momenti positivi perché si può sempre crescere”.

Qual è stato il segreto dei successi di tutti questi anni? Ricordiamo che in tutti questi anni ha portato la squadra maschile di A2 alla promozione in Serie A1, poi ancora in Elite (con la precedente formula) e mantenuto i bianco amaranto nella massima serie; si è piazzato due anni consecutivi al secondo posto con la femminile di serie A2. Con le giovanili hai raggiunto 5 volte la finale Scudetto under 18 maschile, grazie ai titoli regionali. Quest’anno ha portato la femminile di serie A in finale Scudetto.
“Sicuramente, come dicevo prima, la chiave sta nel cercare di migliorarsi sempre, poi il segreto è stata la complicità avuta con Massimo Petazzi che ha sempre avuto fiducia in me e ha sostenuto le mie iniziative e io le sue. Un’intesa basata sul confronto che ci ha fatto raggiungere grandi risultati. Poi ovviamente devo ringraziare i ragazzi che hanno davvero fatto tanto: si sono allenati con fatica, hanno superato anche i miei allenamenti duri ma che sicuramente saranno d’aiuto anche nella vita, mi hanno seguito sempre soprattutto nei momenti difficili credendo sempre in quello che stavamo realizzando. Un ringraziamento anche alla femminile che quest’anno con pazienza è riuscita a raggiungere questo risultato, nonostante le allenassi durante la settimana ma non fossi presente alle partite se non nelle ultime”.

So che vuoi fare altri ringraziamenti?
“Sì, voglio ringraziare Massimo Petazzi, lui mi ha voluto nel 2002 e grazie a lui è iniziato tutto questo percorso. Ringrazio il Presidente Mario Saporiti; poi Walter Crestani che è stato disponibile e presente sin dall’inizio per aiutarmi nell’inserimento qui a Cassano, è stato un amico all’inizio ed è rimasto tale fino ad oggi; poi ancora i fratelli Zanovello, Paolo e Renato e Sergio Da Campo. Un ringraziamento al bar, particolarmente a Luana che è stata una barista eccezionale, perché non esiste sostegno migliore per una squadra soprattutto nei venerdì sera prima del weekend di campionato. Infine ringrazio tanto i genitori che mi hanno appoggiato e sostenuto in questi anni e tutti coloro che mi hanno voluto bene”.

Quale sarà il tuo futuro, sei in cerca di una squadra?
“Direi di sì. Al momento sono ancora frastornato e non so quale sarà il mio futuro, avendo avuto questa conferma tardi, non ho avuto modo di avere altri tipi di agganci con altre squadre, ma mi muoverò in questo senso. Vorrei continuare ad allenare, che sia in Italia o fuori.
Intanto settimana prossima, dal 13 al 27 giugno sarò impegnato a Rovigno come allenatore per uno stage internazionale di pallamano di impostazione croata per ragazzi dai 12 ai 17 anni. Quest’anno si sono raggiunti numeri straordinari e parteciperanno 1400 ragazzini”.

Poi per finire… 
“Infine voglio fare gli auguri alla società di Cassano per i risultati futuri, augurando che ci siano risultati sempre più importanti perché penso e sono sicuro che una società come questa, guidata da Massimo Petazzi, può andare sempre più in alto. A lui un augurio speciale di continuare a fare bene come ha fatto fino ad oggi. Auguri di cuore a tutti”.

 

Federica Scutellà