Una scia di entusiasmo e voglia di fare accompagna i 260 volontari che hanno aderito al progetto studenti in alternanza scuola-lavoro che per loro rappresenta un vero e proprio stage. 21 gli Istituti che hanno aderito e messo a disposizione i ragazzi che uniti ai 160 inviati dalle società remiere della nostra provincia fanno un piccolo esercito di 420 ragazzotti.

Facendo un giro per il campo gara della Schiranna si incontrano sorrisi e tanta disponibilità.
“E’ la mia prima volta -racconta Daniele Erebara-, una bella esperienza e sono soddisfatto di come stanno andando le cose. Arrivano atleti e tifosi da tutte le parti del mondo ed è bello riuscire ad organizzare un evento del genere qui”.
Chi invece aveva già fatto parte della truppa dei volontari per i Mondiali Under 23 dello scorso anno è Gabriele Battizocco: “L’anno scorso mi occupavo della logistica e dei pulman delle squadre, quest’anno faccio parte di una squadra che è di supporto per qualsiasi tipo di esigenza che può nascere. Una bellissina esperienza quella passata che mi ha lasciato un bel ricordo e che infatti ho deciso di ripetere”.
Xhuliano Banaj arriva dall’Albania ma si considera varesino di adozione. “Ho 17 anni e sono qui da 13 anni. Ho deciso di fare questa esperienza perchè penso che mi possa aiutare soprattutto nelle relazioni umane. Posso mettere in pratica quello che imparo a scuola tipo parlare le lingue straniere”.
Samantha Barison è alla sua prima esperienza come volontaria: “Sono entusiasta di poter fare questo week end qui alla Schiranna, Quello che più mi affascina è poter parlare le lingue straniere, mettere quindi in pratica quello che si impara a scuola”.
Anche Mintrone Marco fa parte della squadra di supporto: “Quando la scuola ci ha proposto di partecipare ho subito raccolto con entusiasmo l’invito e ti confido che all’inizio l’obiettivo era quello di poter stare ancora insieme con i compagni di classe dopo la fine delle lezioni. In realtà tanti hanno ‘bidonato’ e allora ne approfitto per fare nove amicizie. Una grande esperienza e sono molto contento di partecipare”.
A proposito di nuove amicizie, è quello che è successo a Elena, Ottavia e Asia che si sono incontrate qui e assicurano di continuare a vedersi anche dopo l’evento. “Ci hanno assegnato al servizio hospitality. Un’ottima opportunità per imparare a relazionarsi con le altre perosne -dicono in coro-“. Schiette e sincere, la cosa che vi ha colpito di più? “Senza dubbio i canottieri!”. E scoppiano in una fragorosa risata.
Giorgia Colucci ha le idee chiare: “L’ho considerata fin da subito una prospettiva interessante e diversa per poter vivere da protagonista un’evento di caratura mondiale come questo. Mi piace stare con la gente, qui lo posso fare e mi sento utile”.

Michele Marocco

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