Quattrocento volontari, di cui duecentotrenta studenti, ventiquattro scuole e ventisette team operativi sul campo: numeri importanti quelli che ha fatto registrare il progetto alternanza scuola – lavoro in collaborazione con il comitato organizzatore di coppa del mondo.
Un progetto nato quattro anni fa, in concomitanza con il primo evento mondiale di canottaggio ospitato proprio dalla provincia di Varese e che chiude il cerchio proprio quest’anno, al termine della 2° tappa di World Rowing Cup 2015.
Volontari canottaggio 2015“Quattro anni fa il direttore generale del comitato organizzatore Luigi Manzo si è presentato nel mio ufficio presso il provveditorato di Varese chiedendo risorse che potessero contribuire alla miglior riuscita di questa serie di eventi sportivi di rilevanza mondiale, ed ecco che abbiamo avuto l’idea dell’alternanza scuola – lavoro”. A parlare è Giuseppe Gazzotti primo sostenitore di questo protocollo d’intesa fra Ufficio Scolastico Regionale e Comitato Organizzatore. “Non solo quantità – prosegue il responsabile – ma anche tanta qualità, visti i criteri e l’iter di selezione”.
A fare da caporete del settore scolastico ci ha pensato Maurizio Barranco, fulcro della collaborazione con i 24 istituti della provincia. “Siamo partiti individuando i criteri di selezione quali media scolastica, conoscenza della lingua inglese e condotta, dando poi il là alla formazione dei ragazzi, curata veramente nei dettagli sotto tutti i punti di vista”. Ottima la risposta degli studenti che con entusiasmo ed attenzione si sono cimentati dapprima in corsi di sicurezza, sostenibilità e di conoscenza del territorio, poi in quelli di studio sulla tecnica del canottaggio, direttamente sul campo, senza tralasciare un approfondimento importante della lingua inglese.
Ampio il giro di scuole coinvolte e che hanno aderito con estrema serietà all’iniziativa, composto innanzitutto dai licei di Varese (Cairoli e Ferraris) e dai vari istituti tecnici, oltre che da diverse scuole superiori di Gallarate, Busto Arsizio, Sesto Calende, Luino e Valceresio.
Non è mancato l’apporto di Alessandro Franzetti, a sua volta membro del comitato organizzatore con il preciso compito di coadiuvare la formazione degli studenti e di gestire il rapporto con le scuole. “Come già citato prima, questi sono numeri importanti che trovano riscontro in una qualità di livello, basti osservare la preparazione di ognuno e le 15 lingue parlate. I team sui campi di gara, poi, hanno saputo rispondere con grande professionalità e flessibilità, segno che abbiamo lavorato bene”.
L’alternanza scuola – lavoro è il metodo migliore per dare un senso alla formazione scolastica – chiosa infine Barranco – siamo orgogliosi della risposta degli istituti scolastici del varesotto, dell’entusiasmo manifestato dagli studenti e di tutti questi risultati tangibili con mano. La speranza non può che essere una sola, ovvero che il progetto possa proseguire anche in futuro”.

 

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