Nessun braccio di ferro, ma un deciso scambio di opinioni che è culminato con la scelta di Ernestino Ramella e di Spartaco Landini rispettivamente come allenatore e direttore sportivo del Varese. È stata una settimana impegnativa tra i corridoi di via Manin. Mentre si sono portate avanti le pratiche per l’iscrizione al campionato di Lega Pro, si sono scelti i ruoli chiave e in questo sono stati decisivi il vicepresidente Massimo Trainito, che ha voluto il varesino dal cuore biancorosso in panchina, e il direttore generale Giuseppe D’Aniello, che per il ruolo di diesse aveva pensato all’ex Aldo Preite, ma che alla fine ha avallato la decisione di affidare l’incarico alla persona già in carica. Non Gabriele Ambrosetti, che approderà altrove, bensì l’esperto Spartaco Landini.

Trainito e Zeaiter hanno poi confermato l’organigramma, pensato da D’Aniello, che rispecchia quello della scorsa stagione con gli “storici” Papini, Caccianiga e Belluzzo nei ruoli chiave. Consigliere con delega ai rapporti istituzionali il primo, presidente del Settore Giovanile il secondo e Responsabile Tecnico Settore Giovanile l’ultimo. New entry è Virgilio Maroso, figlio dell’indimenticato Peo, che sarà coordinatore del Settore Giovanile.

Mister Ramella si presenterà alla stampa domani mattina e non resta che conoscere i componenti del suo staff tecnico. Quali saranno gli obiettivi? Che squadra nascerà dal mercato? Quali saranno gli acquisti per il 4-2-3-1 di Ramella? Entro il 30 giugno andranno risolte le comproprietà, poi sarà il turno di arrivi e partenze che, come ad ogni sessione di mercato, entreranno nel vivo solo negli ultimissimi giorni. Nel frattempo Zeaiter e Trainito hanno trascorso la giornata di ieri al Lago di Varese come spettatori della magnifica Coppa del Mondo di Canottaggio andata in scena alla Schiranna. Presidente e vice hanno assistito alle gare dalla tribuna vip con le rispettive famiglie. “Stiamo lavorando per fare il meglio possibile” hanno assicurato. “Non vogliamo deludere questa città ricca di sport in cui deve esserci anche il calcio”.

Elisa Cascioli