Un sogno chiamato “Atlantico”. L’atleta classe 1981 della Canottieri Gavirate, Matteo Perucchini, ha lanciato la sua sfida alle forze della natura decidendo di affrontare una traversata dell’Oceano Atlantico a remi con partenza dalle Isole Canarie ed arrivo ad Antigua (Caraibi). Questa regata è conosciuta come TALISKER Whisky Atlantic Challenge, ed è considerata come una delle imprese più estenuanti dell’intero pianeta. Matteo, primo atleta italiano che prenderà parte a questa sfida, a dicembre percorrerà 5.000 Chilometri a remi in solitario e privo di qualsiasi assistenza.

“Sono anni ormai che penso di prendere parte a questa gara e finalmente, diciotto mesi fa, mi sono trovato nella giusta condizione a livello sia mentale che di lavoro per poter partecipare. Per me è la realizzazione del sogno di una vita” dichiara Perucchini. “Sarò da solo nell’Oceano per più di due mesi. Sarò in balia del mare e dei miei pensieri. Sono vent’anni che remo, so cosa significa gareggiare, impegnarsi, dare il massimo per superare i propri limiti in ogni occasione. Ecco, quella sarà un altro banco per mettere alla prova me stesso, per testare una volta di più i miei limiti”.

Quali sono le sensazioni che prevalgono pensando al giorno della partenza?: “Molti chiedono se ho paura. La risposta chiaramente è sì. Non avere paura sarebbe da incoscienti e chi dice di non averne mai probabilmente mente a sé stesso. Una dose di paura, tra l’altro, è importante sotto diversi aspetti, non ultimo quello della preparazione. Dal mio punto di vista prepararsi adeguatamente, acquisire consapevolezza delle proprie possibilità può sicuramente aiutare ad affrontare una sfida del genere con maggiore tranquillità e quindi in parte esorcizzare la paura”.

C’è qualcuno che ti ha ispirato? “Innanzitutto la storia. Attraverso i libri ho potuto apprendere di uomini che, sin dall’ottocento, hanno affrontato il mare. Attraverso le storie di questi uomini ho incominciato a sognare. Poi c’è Alex Bellini, un canottiere che ha già affrontato questa traversata. Lui è sicuramente un grande atleta e per me un punto di riferimento”.

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