Il Varese resta appeso ad un filo di speranza. Alle 19 di oggi scade il termine per presentare tassa di iscrizione di 80mila euro e fideiussione di 400mila euro. Il direttore generale Giuseppe D’Aniello è in viaggio in direzione Firenze, dove ha sede la Lega Pro, per presentare la domanda di iscrizione autenticata dal notaio e pagare la tassa senza la quale la società di Alì Zeaiter sarebbe definitivamente fuori dai giochi; il club non riuscirà invece a versare la fideiussione garantendosi per questo un ulteriore punto di penalizzazione. Non più -3 dunque, ma -4 ancor prima del fischio d’inizio sulla stagione.

C’è però ancora un briciolo di speranza perché, pure senza aver rispettato la scadenza del 25 giugno e pur non versando la fideiussione, il Varese può presentare ricorso e sistemare la sua posizione entro il 14 luglio come fece un anno fa. Sarà durissima, ma il dg del Varese è un po’ più fiducioso: “Quello di oggi è un piccolo passo in avanti – dice -, fondamentale per mantenere vive le speranze di iscrizione. Non ero tranquillo, ma oggi sono più fiducioso. Il mio motto è quello di non arrendersi mai e di provarci sino alla fine. Non molliamo”.

Sembra davvero un controsenso che la nuova proprietà non abbia le risorse necessarie. “Non è semplice ricevere le garanzie vista la situazione debitoria pregressa – spiega D’Aniello -. Lavoreremo sodo per regolarizzare la nostra posizione”.

A sorpresa anche il Real Vicenza ha presentato a Firenze la domanda di iscrizione al campionato senza fideiussione, in modo da poter avere altre due settimane per provare a vendere il club. Come Varese e Real Vicenza anche Venezia, altra piazza che naviga in cattive acque, non ha presentato la fideiussione, ma ha richiesto l’iscrizione. Hanno rinunciato invece il Monza e il Castiglione.

Elisa Cascioli