Per chi ama le certezze, la Pro Patria non è certo il posto migliore dove andare a cercarle. Una però (di certezza) è più o meno la stessa da quattro anni a questa parte. E cioè che l’iscrizione al campionato o la perfeziona Vavassori o…buonanotte al secchio!
A poco più di due giorni dalla scadenza per l’arruolamento in Serie D (ore 18 di venerdì 10), infatti, le speranze di assistere ad un passaggio di consegne entro quei termini sono ridotte alla virgola.
Il tempo (eventualmente) ci dirà se l’impasse nella trattativa sia dovuto alle eccentriche richieste del patron o alla scarsa determinazione dei Capitani Coraggiosi. Poco importa. Il risultato è comunque lo stesso. Sicuramente dopo l’incontro di mercoledì scorso con l’assessore Armiraglio qualcosa deve essersi inceppato visto che (per la serie, prima le donne e poi…vediamo) secondo Radio Corridoio sarebbe rimasta, di fatto, la sola Patrizia Testa a reggere il moccolo degli acquirenti. Una solitudine tutt’altro che beata che costringerebbe l’immobiliarista bustocca al rischiatutto personale in attesa che altri imprenditori salgano a bordo cammin facendo. Operazione che le garantirebbe credito pressochè illimitato con la tifoseria ma che richiede anche una discreta audacia.

Quindi (salvo sorpresone comunque da non escludere), gli scenari residui sono sostanzialmente due. Nel primo Vavassori si tura il naso e deposita l’iscrizione in Serie D al netto di tasse e fidejussione regalando sei giorni ulteriori (e ulteriori punti di penalizzazione) per cercare un’intesa. Nel secondo si celebrano le esequie dell’Aurora Pro Patria 1919 con conseguente (possibile) richiesta di affiliazione di una nuova matricola federale da avanzare attraverso una specifica istanza del sindaco alla Federazione. Tutto da compiersi in meno di una settimana per rispettare i termini dell’Eccellenza (categoria massima cui si potrebbe ambire). Comunque vada sarà un successo?                                                  

Giovanni Castiglioni