Il nome di Venegono potrebbe derivare dal latino “Vinum colere” e per questo associato a immagini di Venere, vino, acque e monti. Il suo stemma rappresenta il leggendario San Giorgio nel momento in cui atterra il drago che terrorizzava la città libica di Selem.

Il Football Club Venegono, sostenuto per anni dal “signor Hoonved” Erminio Dall’Oglio, conquista la serie D nel 2003, categoria che frequenta solo un anno. La vera svolta arriva nel 2010 quando avviene la fusione con l’A.S.D. Castiglione di Castiglione Olona nella A.S.D. Varesina Calcio e soprattutto quando al presidente Cuscunà si avvicina la famiglia Di Caro. La società è forte, la squadra pure. Dopo cinque promozioni consecutive, partendo dalla Terza categoria, l’approdo in serie D. Venegono ha messo in luce alcuni giocatori diventati grandi nel Varese, da Luca Fiumicelli ad Achraf Lazaar, oggi in A con il Palermo.

buosinoA Venegono si trova la rinomata cioccolateria della famiglia Buosi, la cui tradizione comincia nel 1958 ed è portata avanti oggi da Denis. Il “Buosino” prende il nome della famiglia ed è una piacevole abitudine dei varesini. Si tratta di cioccolata calda e caffè coperti con schiuma di latte e granella di cioccolato. E’ servita in una tazzina trasparente, accompagnata con un cucchiaino anch’esso fatto di cioccolato. Pensato per scaldare durante le fredde giornate invernali, il buosino è buono per tutte le stagioni, con le varianti fredda e gelato: “Ho inventato questa miscela di caffè e cioccolato per distinguerla dalle altre cose. La particolarità di questo prodotto sono sicuramente gli ingredienti sono cioccolato, caffè espresso, crema di latte e una granella di cioccolato che viene sbriciolata sopra. Per chiudere ecco il cucchiaino di cioccolato che si può utilizzare come un normale cucchiaino…prima di mangiarlo! La scintilla è stata una signora ultraottantenne che ai tempi della guerra faceva una bevanda che chiamavano la “Barbagliata” in milanese, proprio una miscela di caffè e cioccolato. Il Buosino è arrivato anche in America, grazie a un signore di Chicago che venendo a Varese lo ha scoperto e inserito fra i prodotti italiani che esportava. Ne ho realizzate diverse variabili: quella versione estiva, fredda e tenuta in frigo, quella “soft” come una mousse al Buosino, e il gelato e semifreddo al Buosino”.

 

 

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Simona Romaniello