Gavirate si trova sul lago di Varese al quale una volta dava il nome per la sua posizione di controllo. In un documento del re longobardo Liutprando si trova il termine “Gavirado”. Lo stemma di Gavirate è composto da una spada d’argento e da tre bisanti in fascia. Luogo caratteristico, con un gran numero di centri storici e quattro nuclei cittadini autonomi.

Brutti e buoni gavirateLa squadra di calcio della città nasce nel 1992. Oggi è impegnata nel campionato di Promozione e nello sviluppo del settore giovanile. Lontano dalla provincia di Varese, Gavirate è conosciuta come “La città dei Brutti e Buoni”. Nella centralissima Piazza Matteotti, una volta Piazza degli Uffici, c’è Casa Veniani che dal 1875 è una delle pasticcerie più ricercate del Varesotto. E’ qui che Costantino Veniani ha rilevato una vecchia trattoria per trasformarla nel centro di produzione di questi dolcetti che hanno conquistato anche la Regina Elena e Giuseppe Verdi (a loro Veniani dedicò un biscotto ed una torta), Giosuè Carducci e Gianni Rodari: “Mise a frutto la sua idea di elaborare una ricetta dei brutti e buoni lavorandoli con albume montato – spiega Giuseppe Clerici, socio della pasticceria – era una maniera per renderli friabili e gradevoli al palato con un mix di mandorle e nocciole: unici! Perché, come dice la privativa industriale di allora, era riconosciuta come ricetta originale di Costantino Veniani. Il Brutto e Buono viene fatto con albume montato a neve, con l’aggiunta di zucchero, semolato o a velo, mandorle e nocciole, tostate e tritate.”

 

 

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Simona Romaniello