Forse un giorno scopriremo dove si nasconde la troupe di “Scherzi a parte”. Nel frattempo, prepariamoci ad un’altra stagione con Vavassori uomo solo al comando. Insomma, puoi rivedere “Ben Hur” fino alla noia ma, alla fine, a vincere la corsa delle quadrighe saranno sempre i cavalli bianchi. Così, alla Pro Patria, da almeno tre estati il polpettone è (più o meno) sempre quello e il finale idem: Vavassori, Vavassori, Vavassori. Come anticipato ieri su queste colonne, in giornata il club biancoblu perfezionerà l’iscrizione al prossimo campionato di serie D versando il dovuto (tasse e fidejussione per poco più di 50.000 euro) e contestualmente darà vita al nuovo assetto societario che è poi esattamente quello vecchio.
Secondo quanto riportato dal quotidiano La Provincia di Varese, Patrizia Testa avrebbe infatti detto stop non accettando l’ipotesi di una forzata convivenza nell’attesa della beata speranza che il patron regolasse i conti con il passato e concludesse la sua esperienza in via Cà Bianca. Quindi niente Vavexit. E niente Capitani Coraggiosi. Anzi, una quinta legislatura del governo tigrotto affidata ancora a chi (da più di mille giorni) sostiene di non voler più avere nulla da spartire con la Pro Patria e Busto Arsizio. Se non altro allo “Speroni” ci sarà ancora calcio.
A breve verranno comunicati staff tecnico e operativo a testimonianza che il Piano B (che forse era direttamente il Piano A) era pronto da tempo. Nel mentre, si potrà formalizzare il matrimonio che più sembra stare a cuore al patron. Quello con la Reggiana. Bigamia non consentita se la Pro Patria fosse rimasta in Lega Pro. Come dire che non tutti i mali vengono per nuocere…
Quindi ennesimo giro di vite (e di valzer) finalmente portato a termine dopo settimane di inutile tira e molla. Vuoi vedere che l’estate prossima saremo ancora punto e a capo?

Giovanni Castiglioni