lettera SerafiniSei anni come quelli che Matteo Serafini ha vissuto alla Pro Patria non si archiviano facilmente. E così l’ormai ex capitano biancoblu ha voluto congedarsi dai tifosi bustocchi vergando di suo pugno una lettera di commiato prima di affrontare la nuova esperienza con il Venezia. Nelle ultime parole da alfiere tigrotto, c’è spazio per nostalgia e amarezza di un addio denso di emozione.
“Ho dovuto andarmene, non c’è più posto per me in questa Pro Patria; me ne vado sconfitto: sono venuto per portarvi in serie B e vi lascio tra i dilettanti, ma a sconfiggermi non è stato il campo, ma chi non ha mantenuto le promesse e chi ha osato lucrare sulla fatica e sul sudore dei suoi stessi compagni.
Voi siete sempre stati meravigliosi, nelle gioie (poche) e nelle grandi difficoltà che ci avete aiutato a superare: io non posso che ringraziarvi tutti, sia chi mi ha applaudito, sia chi mi ha fischiato.
Dopo tanti anni e tante maglie, grigiorosse, amaranto, blu con le rondinelle, ecc, a coprirle tutte c’è una sola bandiera: ed è bianca a strisce blu orizzontali.
I presidenti, gli allenatori ed i vari Serafini cambiano e cambieranno sempre, quello che non deve e non può cambiare è l’amore che condividiamo per la squadra con la maglia più bella del mondo. Ciao, Nonno Teo”.