Il dado è tratto disse un certo Giulio Cesare, e da qui non si potrà più tornare indietro.
Ieri mattina presso la sala comunale di Busto Arsizio e davanti agli occhi del primo cittadino Gigi Ferioli e dell’assessore allo sport Armiraglio, è stata finalmente sancita la pace tra Don Anzivino e la società calcistica San Marco.
La querelle che andava avanti da settimane e che aveva visto il parroco del quartiere addirittura ricorrere alla sfratto, poiché secondo lui c’erano una serie di inadempienze che non garantivano la sicurezza ai bambini presso i campi di via Villoresi, ha visto lo stesso Don fare qualche passo indietro e la società bustocca tirare più di un sospiro di sollievo.san marco 1
L’atto presentato dai legali della società calcistica è stato debitamente firmato da ambo le parti e riguardava, nello specifico, il ritiro dello sfratto, la possibilità di poter iniziare serenamente la prossima stagione (ormai alle porte considerando non solo il campionato ma anche la preparazione della prima squadra e della giovanili), la garanzia di poter utilizzare le strutture per manifestazioni calcistiche ed eventi ricreativi nonché quella di continuare ad usare i terreni di gioco di via Villoresi sia per il Camp Estivo sia per due tornei calcistici appoggiandosi, eventualmente, anche all’oratorio. Dal canto suo la truppa con a capo il presidente Guido Galli s’impegnerà a regolarizzare tramite alcune certificazioni mancanti, quei locali che hanno subito variazioni ed ammodernamenti.san marco 3
Sono stati fatti diversi passi indietro da parte di Don Anzivino che finalmente si è reso conto della genuinità della San Marco, e della nostra buona volontà di insegnare calcio e far divertire tutti quei bambini che in noi ripongono massima fiducia e che si affidano a noi semplicemente per rincorrere un pallone – commenta il responsabile giovanile Marco Burchielli -. Credo che la raccolta firme, giunta a oltre duemila, e la manifestazione pacifica fortemente voluta dal quartiere, abbia messo il parroco di fronte alla realtà dei fatti, e cioè che Madonna Regina ama e crede da sempre in questo progetto, in questo pezzo di storia bustocca”. Il contratto di comodato ad uso gratuito è stato quindi prolungato da 3 a 5 anni e da oggi, ogni qualvolta sorgerà una questione fra calcio e Chiesa, vi sarà un gruppo apposito, composto da tre membri del consiglio pastorale e da tre membri della società calcistica, che si ritroverà alla ricerca della soluzione più idonea.san marco 4
“E’ stupefacente vedere come tutta questa gente si sia mobilitata per questa causa, significa che qualcosa di buono l’abbiamo fatta, che sono legati alla nostra realtà e soprattutto rende tutti più consapevoli del fatto che l’unione faccia la forza, credo che mai come in questo caso si possa avere conferma più lampante. Ripartiamo da qui, per lavorare ancora sodo, per migliorarci, tutto questo caos ha generato una nuova opportunità per tutti noi”, conclude infine Burchielli.
Ora spazio alle vacanze, il prossimo appuntamento ufficiale, fatta esclusione della preparazione della prima squadra che inizierà dopo ferragosto, è fissato per il 5 settembre, giornata in cui si terrà un open day per tutti i più piccoli e la “Grande festa del calcio San Marco”. La vera vittoria, in tutta questa vicenda, è stato non coinvolgere i bambini, far si che non risentissero del clima di tensione che si era andato a creare, la vera vittoria sarà poterli vedere rincorrere quel pallone, con quei sorrisi, con quegli occhi innamorati, esattamente su quel campo.

Mariella Lamonica