Coach Moretti è soddisfatto di come la squadra sta rispondendo alle sue indicazioni. È il terzo giorno di ritiro a Chiavenna e l’Openjobmetis ha già sudato molto, come conferma lo stesso coach sui canali social della Pallacanestro Varese: “I carichi di lavoro si stanno accumulando giorno dopo giorno, le facce dei giocatori parlano da sole. Sono molto stanchi e provati dalla fatica e dalla somma degli allenamenti che sono tanti e sempre più importanti. C’è stanchezza ma la disponibilità è grande così come la voglia di stare insieme e di lavorare”.

Insomma, tutto ciò che cerca un allenatore. Se c’è propensione alla fatica, il resto verrà da sé, o comunque sarà tutto più facile. “Ho buone sensazioni – continua il coach – anche se questo per i giocatori è il momento più complicato e delicato dove si fa più fatica in assoluto per tutta la stagione. In questi casi si comincia ad odiare l’allenatore…”. Moretti scherza, ma è vero che in questi giorni i giocatori stanno faticando veramente tanto. Per fare un esempio, la palla è comparsa solo nel pomeriggio di ieri. Prima, solo esercizi fisici. Anche per questo, i biancorossi hanno approfittato della mattinata libera di stamattina per riposarsi.

Ma non è tutto: per Moretti un allenatore deve andare anche oltre. “Allo stesso tempo però – conclude – si iniziano a stimolare le corde dei giocatori. Quelle corse che vibrano nelle difficoltà: quando la vocina da dentro dice di mollare, bisogna rispondere ‘no, non mollo’. L’allenatore cerca di allenare ogni aspetto tecnico, fisico e anche mentale. C’è un po’ di tutto in questo momento. Si mettono assieme le cose per avere risposte positive da parte dei singoli e del gruppo”. E ameno per ora, le risposte sono davvero buone.

lumastro
(foto da pallacanestrovarese.it)